“Inspiration Innovation Imagination”: è questo il tema scelto per la Design Week, che si è tenuta questa settimana fino a sabato 22 aprile. A Milano in questi giorni si cammina con difficoltà, per l’estremo interesse generato dalle numerose iniziative correlate all’evento, tra mostre, installazioni, party e parate: ce n’è per tutti, perché la Design Week ha la capacità di coinvolgere anche chi è apparentemente distante dal mondo del disegno. Ci si immerge per sette giorni in universo dove l’arte e l’estetica incontrano la tecnologia e la produzione industriale, in un dinamismo vivace che ben si abbina all’essenza della città ospitante.
La tematica centrale di quest’edizione non può che far pensare ai grandi avanzamenti del nostro mondo modernizzato che negli ultimi anni hanno dato vita ad invenzioni sorprendenti e qualche anno fa impensabili. L’idea tanto agognata di innovazione va, però, di pari passo, con una profonda attenzione alla sostenibilità. Così, persino la scelta dei materiali diventa una scelta ragionata, che lascia la possibilità di immaginare un futuro migliore, in cui il progresso può coesistere con la cura del pianeta e, di conseguenza, con chi vi abita. Tra le proposte, vogliamo citare quelle di Materially, presentate presso il Superstudio Più, l’Accademia di Brera e la Triennale, la YouPower Bar, ideata come sistema di ricarica per le auto elettriche e i software di realtà virtuale di Forum8, che i visitatori hanno potuto provare vivendo un’esperienza simulata unica, sulle montagne russe oppure sul fondo dell’oceano.
Tra le istallazioni, Vieni a vedere di Gaetano Pesce, all’interno dello store di Via Montenapoleone di Bottega Veneta, ha destato particolare stupore. Finalizzata alla promozione delle due borse disegnate dall’artista stesso, My Dear Mountains e My Dear Prairies, si struttura come una sorta di grotta, in cui, da un momento all’altro, è possibile ti venga offerto del cioccolato con la stessa forma degli accessori protagonisti dell’opera d’arte tridimensionale. In Darsena, è stato possibile “camminare sulle acque”, grazie a una passerella gialla (The Sea Deck) ideata dall’architetto Michele De Lucchi, mentre presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, Grohe ha realizzato un pavimento d’acqua (Health Trough Water) che riflette la bellezza dell’edificio, creando un effetto spettacolare e assolutamente da non perdere. Da Alcova (l’ex Macello), il Fuorisalone ha deciso, inoltre, di dare spazio a un finto laboratorio, costituito da due torri che permettono di scoprire le varie fragranze che danno vita all’ultimo profumo di Les Eaux Primordiales, Cèdre SUPERFLUIDE.
Queste sono solo alcune delle tante cose che abbiamo potuto osservare – e sperimentare – nel corso di una settimana che, ovunque ci si guardasse intorno, parlava di creatività, di stare al mondo con un’attitudine aperta, curiosa e incantata, per essere in grado, ancora, di lasciarsi travolgere dalla meraviglia di fronte alla genialità umana proveniente da un po’ tutto il mondo.