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Litfiba – Il grande ritorno della band con un tour d’addio [Press]

LITFIBA

 

Il 2022 sarà l’anno de

 

L’ULTIMO GIRONE

 

La band che ha fatto la storia del rock italiano

girerà l’Italia per festeggiare

i suoi 40 (+2) anni e il tour di addio

 

LITFIBA sono stati negli ultimi 40 (+2) anni la rock band più longeva e apprezzata del panorama italiano. Una storia che si può fregiare di successi discografici con 10 milioni di copie vendute e migliaia di concerti in Italia, Europa e nel resto del mondo – precursori come pochi del rock cantato in italiano – ma anche fortemente legata a doppia mandata alla storia del nostro Paese, tra impegno sociale, battaglie civili/ambientali e diritti umani.

Pochi artisti, infatti, possono vantare di aver affrontato, con così grande successo e perseveranza, una gavetta e un percorso lungo e tortuoso come quello della musica e dei suoi cambiamenti durante questi anni, a maggior ragione se parliamo di rock, come i Litfiba, la band presente ancora oggi non solo nel cuore di centinaia di migliaia di fan ma anche nella hall of fame della musica italiana.

Il 2022 sarà un anno formidabile che i fan dei LITFIBA e gli amanti della musica non dimenticheranno.

Come annunciato da Piero Pelù e Ghigo Renzulli durante una conferenza stampa con media, addetti ai lavori e amici, al termine dei festeggiamenti per il “40ennale (+2)” si chiuderà, con gioia e orgoglio, la storia della band e i concerti de “L’ULTIMO GIRONE” saranno una vera e propria festa itinerante che ne segnerà la degna e potente conclusione.

Durante la conferenza stampa, Piero Pelù ha raccontato la storia e in qualche modo quelli che sono stati gli obiettivi e il marchio di fabbrica della formazione in tutti questi anni: Oggi i Litfiba si vantano di festeggiare quarant’anni (più due). Per noi questo era un traguardo decisamente impensabile quando in quell’ottobre del 1980 ci incontrammo. Eravamo cinque raccattati, ognuno con esperienze completamente diverse e piano piano abbiamo cominciato a costruire una storia, dei racconti, e sicuramente il fatto di aver condiviso tanti giorni e notti nella cantina, tutte quelle ore, quei giorni passati lì dentro cercando un suono che fosse il nostro, ci ha portati a tutto questo. Eravamo vogliosi, curiosi con un livello di incoscienza totale.

 

L’incoscienza dei vent’anni è stata quella che ci ha portato avanti. Ci facevamo poche domande e improvvisavamo tanto. Poi abbiamo incominciato a fare delle grandi scommesse ed una di queste è stata quella di andare a suonare in Francia quando ancora in Italia eravamo considerati solamente da una ristrettissima cerchia di addetti ai lavori.

 

Abbiamo avuto una lunga formazione. Per me è stata la più grande scuola di musica, di dialogo, di non dialogo e di vita. Ci siamo formati pian piano, stavamo sempre insieme, giravamo mezzo mondo e accumulavamo esperienza di vita vissuta. La nostra sfida fu quella di lasciare Firenze e andare all’estero dove eravamo zero, esperienza dalla quale tornammo con un bagaglio pazzesco.

 

Il primo contratto serio con una casa discografica l’abbiamo avuto in Francia, mentre in Italia non ci conoscevano. Tutte quelle esperienze umane e musicali, girando il mondo cantando in italiano, facendoci apprezzare sicuramente in luoghi come Francia, Svizzera e Belgio, che erano diventati i nostri territori, ci permetteva di conoscere artisti da tutto il mondo. È stata una scuola di musica e di vita pazzesca.

 

La nostra vita si divideva tra la cantina e i nostri furgoni scassati. Eravamo la manovalanza più bassa della storia della musica e del rock’n’roll. Questa è stata la nostra gavetta. Prima di arrivare al pubblico più ampio ci abbiamo messo nove anni, in un periodo dove tutto era più facile, a parte in Italia. Siamo sempre stati una band scomoda e di questo ne andiamo orgogliosi. Non abbiamo raggiunto il grande pubblico strizzando l’occhio a niente e a nessuno, ma se potevamo scalciare o ruttare e non mandarla a dire ai politici di turno, che poi sono tutti spariti, chiaramente non avevamo problemi a farlo. Le denunce fioccavano durante le nostre tournée.

 

Questo è motivo di orgoglio, alla fine tutta questa nostra esperienza è poi racchiusa nelle note, nello stile che abbiamo sviluppato in questi anni. La cosa interessante della nostra storia musicale è che non abbiamo fatto mai un album uguale al precedente, abbiamo sempre sperimentato sulla nostra pelle. Artisticamente siamo stati di un’onestà abbastanza rara. Anche l’aver racchiuso i nostri progetti in trilogie, ci ha un po’ aiutati. Si parlava di diritti umani, di ambiente, di etnie, di nucleare, di guerre, di pacifismo. Siamo sempre stati legati all’attualità, cosa che non era facile, anche lo stesso scegliere gli argomenti e trovare il linguaggio giusto da adottare non era semplice. Abbiamo fatto della nostra scomodità la nostra storia. Ci siamo anche divertiti tantissimo in giro per il mondo, ne sono successe veramente di tutti i colori.

 

Durante il tour dell’addio, che prenderà il via il prossimo 26 aprile 2022 da Padova, I LITFIBA saranno accompagnati sul palco da: Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso.

 

Queste le prime 10 date annunciate del tour organizzato da Friends & Partners i cui biglietti sono disponibili su www.ticketone.it e ticketmaster.it:

26 aprile 2022            PADOVA                     Gran Teatro Geox

27 aprile 2022            PADOVA                     Gran Teatro Geox

03 maggio 2022         NAPOLI                       Casa Della Musica

04 maggio 2022         NAPOLI                       Casa Della Musica

10 maggio 2022         ROMA                         Atlantico Live

11 maggio 2022         ROMA                         Atlantico Live

16 maggio 2022         FIRENZE                      Tuscany Hall

17 maggio 2022         FIRENZE                      Tuscany Hall

24 maggio 2022         MILANO                     Alcatraz

25 maggio 2022         MILANO                     Alcatraz

 

 

A cura di Egle Taccia

Written By

Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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