Maninni è un altro dei tre talentuosi artisti che hanno conquistato il palco del Concertone di Roma grazie al concorso #1MNEXT. Lo conosciamo meglio in questa intervista di Egle Taccia, prima di vederlo sul palco del Primo Maggio Roma.
Ci racconti la tua storia?
Sono cresciuto con il rock britannico, i miei ascolti sono stati contaminati da diversi generi, indie pop, rock fino ad arrivare al cantautorato italiano. Il mio primo concerto è stato quello degli u2, proprio in quel preciso momento mi sono innamorato della musica. Il primo strumento è stata la chitarra, ho iniziato a suonare nelle prime band, nonostante tutto non riuscivo ad essere soddisfatto, In quel periodo ascoltavo tanta musica e questo mi ha portato a scrivere canzoni, successivamente ho cominciato a cantarle. Le mie prime canzoni le ho scritte intorno ai 16 anni, da quel momento sono partiti anche i miei primi live nei vari locali.
Come descriveresti la tua musica?
Sincera, una vera valvola di sfogo, ho cercato sempre di raccontare storie, situazioni autobiografiche che mi trasmettono emozione. Non ho mai seguito delle regole precise, credo che il trasporto autentico possa avvicinare un pubblico che si lascia trasportare perché magari come me si rispecchia nelle mie canzoni.
1MNEXT ti ha portato al Concertone del Primo Maggio a Roma. Com’è stata l’esperienza delle audizioni e come hai vissuto le selezioni finali?
È stata una esperienza fantastica, mi sono divertito, ma soprattutto è stata la mia prima volta con i miei nuovi musicisti, abbiamo sempre provato in sala prove ma non avevamo ancora avuto modo di suonare live. Ho fatto le selezioni finali con un dito sanguinante sul palco…così è stato più rock’n’roll.
Come ti immagini la Piazza del Primo Maggio e cosa porterai sul palco?
La immagino piena di gente con tanta voglia di divertirsi e credo che mi emozionerò. Sul palco porterò il mio ultimo singolo pubblicato il 7 aprile “Dicono”.
Cosa rappresenta per te la Festa del Lavoro?
È un momento delicato soprattutto in un’era difficile, penso che bisogna sempre lottare per i propri diritti, la propria dignità, credo che sia di fondamentale importanza, stiamo vivendo una situazione di precariato sul lavoro, la sofferenza dei giovani che non trovano sbocchi per un futuro migliore. Quindi bisogna tenere duro, per le nuove generazioni. Meno sfruttamento, più onestà, più sicurezza. C’è tanto sfruttamento sul lavoro, poca sicurezza.
Che programmi hai per la prossima estate?
Abbiamo già degli appuntamenti live, questo concertone anticipa quello che saranno i mesi successivi.
Domanda Nonsense: Beatles o Rolling Stones?
Io sono team Beatles, ma entrambi hanno lanciato messaggi rivoluzionari, entrambi sono stati un esempio per le generazioni future.