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Matteo Romano partecipa al Festival di Sanremo col brano “Virale”

MATTEO ROMANO, tra i più giovani artisti in gara quest’anno, partecipa a Sanremo con “VIRALE”, brano scritto dallo stesso Matteo, Dario Faini, Alessandro La Cava e Federico Rossi (edizioni Universal Music Publishing Ricordi SRL, Senza Dubbi S.A.S di Venturelli Gianluca & C, Ventidigiallo SRL).

Il Maestro Valeriano Chiaravalle dirige l’orchestra sia durante la gara che durante la serata di venerdì 4 febbraio dedicata alle cover.

Durante questa serata speciale ad accompagnare Matteo sulle note del successo del 1970 di Elton John “YOUR SONG” ci sarà una delle cantautrici e voci più amate e apprezzate del panorama italiano, Malika Ayane.

Abbiamo partecipato all’incontro stampa con l’artista.

Virale è stato il modo in cui è iniziata la mia carriera su TikTok. Per quanto il titolo non sia collegato a questo, è vero che virale è l’etichetta della mia vita. Il brano parla di una canzone che entra in tendenza e diventa virale e il paragone che faccio è che, come una canzone entra in testa e non esce più, così un sentimento può essere talmente forte e totalizzante da non riuscire a uscire dal tuo corpo, da te stesso, come un parassita che ti entra dentro. Così è l’amore di virale, giovane e fresco.

 

Guardando ad un anno fa, ripensando ad allora e a tutto quello che è successo, spiega: Se potessi dare un consiglio al Matteo di un anno fa, gli direi di fidarsi delle persone che gli sono accanto e di chi gli dice certe cose, perché lo fa per proteggerlo. Penso al mio team, ma anche ai miei genitori che da subito si sono mossi e mi hanno aiutato a iniziare questo percorso. Vorrei aver avuto sin dall’inizio la consapevolezza che ho adesso nell’approcciarmi a questo mondo, perché bisogna capire che è un lavoro di squadra.

 

Ti ritrovi al Festival dopo Sanremo Giovani. Come hai vissuto questa esperienza e come ti sei preparato per il Festival?

 

Sanremo Giovani l’ho vissuto con molta ansia e un po’ di stress, perché sentivo il peso della competizione. Ero anche consapevole che sulla carta fossi uno dei favoriti e questo mi faceva un po’ paura per certi versi. Sono super contento di come è andata nonostante pensi che l’esibizione potesse andare molto meglio rispetto alle mie capacità e sono contento che abbiano comunque visto in me il potenziale per poter arrivare all’Ariston. Adesso vivo il Festival con tanta eccitazione perché è un sogno che diventa realtà. Da quando ero piccolo anche solo l’idea di poter scendere quelle scale era una cosa immensa, perciò avere l’opportunità di confrontarmi con degli artisti del genere, soprattutto quest’anno che c’è il meglio della musica italiana e ci sono artisti che seguo da sempre, mi rende felice. Non vedo l’ora di dimostrare quello che so fare, come rivalsa. Partendo da TikTok voglio dimostrare che posso arrivare a un palco del genere e che posso spaccare.

 

Parlando della sua prima esibizione a Sanremo, spiega: Sono molto contento di come sia andata la mia esibizione, ho cercato di abbracciare l’emozione più che di farmi travolgere, farla sentire sul palco anche per portare il pezzo ad essere quello che è, visto che richiede un po’ di grinta e presenza. Ho cercato di gestire al meglio l’emozione.

 

Non manca di raccontarci un aneddoto curioso sulla serata:  Prima di salire sul palco è arrivata Laura Pausini che aveva il camerino accanto al mio e mi ha chiesto di fare un video insieme, dato che sua figlia è molto fan, ed è stato surreale per me, anche perché uno dei primi concerti della vita, a sei-sette anni, è stato proprio quello di Laura Pausini. Questo mi ha permesso di entrare nel mood giusto per presentarmi. Sono convinto del brano che porto e sono convinto che mi possa rappresentare nel modo migliore. È stato un percorso molto veloce il mio, ma ho cercato di mantenere una coerenza artistica. Voglio fare musica e TikTok è stato semplicemente una piattaforma di lancio. Sento di aver lavorato tanto nell’ultimo anno.

 

Stasera Matteo Romano si esibirà con un brano stupendo della musica internazionale, affiancato dalla grandissima Malika Ayane: “ La scelta del brano è stata dettata dal fatto che ci tenevo a portare qualcosa di coerente col mio percorso. Voglio omaggiare e rispettare questo grande artista nella consapevolezza che sono un ragazzo di 19 anni, interpretando il brano a mio modo, ma mantenendo lo spirito con cui è stato scritto. Sono sempre stato appassionato di lingue, soprattutto della lingua inglese, quindi volevo portare un brano straniero per differenziarmi dal resto, pensando che la scelta dell’Inglese potesse essere un modo per distaccarmi maggiormente dagli altri.

 

“Your Song” è una delle ballate d’amore più belle di sempre, più ricercate nella sua semplicità. La apprezzo per il modo ingenuo e innocente con cui parla dell’amore. La scelta di Malika è venuta da sé, la trovo un’artista con una voce pazzesca. Poteva essere l’artista giusta, con una sensibilità tale da aiutarmi a vivere un momento del genere e con un brano del genere. Spero di creare un momento speciale e fare il massimo, perché è un brano che lo merita.

 

La prima sera ti abbiamo visto salire su quel palco elegantissimo e terrorizzato, ma poi è partita la musica e ti sei trasformato dominando il palco. È stata solo una mia impressione?

Ero molto emozionato, terrorizzato no, avevo molta grinta in quel momento e forse il fatto che sono un po’ timido sul palco mi ha fatto sembrare terrorizzato. Poi Amadeus è stato molto carino nei miei confronti, mi ha stretto e mi ha presentato nel modo giusto. Ero molto gasato, mi tremavano un po’ le mani all’inizio, però quando è partita la musica mi sono fatto trasportare dal momento ed ho cercato di portare il meglio di me.

Visto che ami l’Inglese, hai mai pensato di trascorrere un periodo all’estero per ampliare i tuoi orizzonti musicali?

 

È stato sempre un mio sogno trascorrere un anno all’estero o partire in Erasmus, magari ci sarà modo. Al momento ho tantissime cose in ballo e non ci sto pensando, ma se ci sarà la possibilità è una cosa che mi è sempre piaciuta, anche perché sono un grande appassionato di Inglese, mi piace bazzicare la lingua, quindi assolutamente sì.

 

A cura di Egle Taccia

 

 

 

 

Written By

Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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