Il 21 Febbraio ho la fortuna di trovarmi al Fabrique di Milano e di essere uno tra i tantissimi ad assistere al concerto dei Saint Motel e in opening act a una delle più elettrizzanti band del nostro Paese, i Vittoria and the Hyde Park.
La loro è una perfomance fortissima, un mix di italianità e carisma internazionale. Un classic trio potentissimo e precisissimo: Lorenzo Ferrari, che alla batteria è un Dave Grohl, serratissimo come un metronomo, Silvia Ottanà con un groove di basso splendido, Gabriele Tirelli ai power riff di chitarra e ai synth più moderni. E poi c’è lei Vittoria Hyde, la voce, la “front woman”, l’energia vitale dei #VHP.
- Vittoria Hyde — © Andrea Spinelli Art
- Vittoria And The Hyde Park — © Andrea Spinelli Art
- Silvia Ottanà — Duilio Galioto – © Andrea Spinelli Art
Il concerto è intensissimo. Sette brani sparati in faccia al pubblico come un tuono e più li osservo e più mi sembra di essere di fronte a quelle band pop mainstrem, ma con la verve del rock, una fusione del tutto originale che ha coinvolto il pubblico molto vario del Fabrique. Si parte col singolo del 2016 Tomorrow, per passare poi a Bad Liar e a If tomorrow never comes.
Il loro pop è una cosa seria, nato dal sudore e dalla gavetta, l’unica vera strada per proporre brani così potenti, tecnicamente impeccabili, e coinvolgenti. E ancora si va avanti con Fever, Burn down the Summer e Let’s talk about us, il cui video è stato pubblicato il 3 Febbraio. Uno show potente e sanguigno.
Ho anche l’occasione di salutare Vittoria a termine live lasciandomi con un sorriso stampato sulle labbra per la sua gentilezza e disponibilità. Sicuramente una di quelle band da rivedere e da seguire nelle date del tour, soprattutto perchè a breve, a Maggio, uscirà il nuovo disco, che certamente sarà un’esplosione di hard pop, love and rock ‘n’ roll.
I #VHP ci lasciano a suon di battiti di mani, il palco viene lasciato ai Saint Motel, di cui conosco bene la loro My Type. Un concerto che ha coinvolto tutti, direi che era impossibile stare fermi di fronte al loro rock’ n’ roll movimentato e incalzante. Sicuramente una serata mozzafiato.
Report a cura di Marco Apri
Ritratti realizzati dal vivo durante il concerto da Andrea Spinelli Art
