Anche gli alberi bruciano, edito da Rizzoli, è l’ultima fatica di Lorenza Ghinelli, giovane ed eclettica scrittrice riminese già autrice di “Il Divoratore”, “La Colpa”, “Con i tuoi occhi”, “Sogni di sangue” e “Almeno il cane è un tipo a posto”. Dopo un master in Tecniche della narrazione alla Scuola Holden di Torino, intraprende un variegato cammino di formazione dal web design ad una laurea in Scienze della Formazione, lavora come editor e sceneggiatrice e continua a scrivere. Attualmente vive a Rimini dove si occupa di scrittura a 360° come freelance.
Il lungo racconto di Lorenza Ghinelli percorre gli ultimi giorni di scuola di Michele, sedicenne riminese, con le vicissitudini quotidiane di ogni adolescente, fino a che un evento improvviso ed imprevisto lo metterà davanti a delle scelte importanti e decisive per capire che tipo di uomo vorrà essere.
Un rientro anticipato a casa gli farà scoprire la relazione clandestina del padre, docente universitario, con una delle sue studentesse.
Da qui parte il senso di colpa verso la madre ignara, la ricerca del sostegno del nonno malato d’Alzheimer, il bisogno della vicinanza di Vera, compagna di classe ripetente, attraente e sfuggente, il distacco dagli amici del judo, la distanza da una scuola che chiede solo bei voti. Tutto questo lo porterà ad una fuga, breve ma rocambolesca, in cui dovrà fare i conti con i limiti dovuti alla malattia del nonno, con la violenza, con i difetti di genitori, che altro non sono se non esseri umani fallibili.
Poi la situazione volgerà ad un lieto fine, che troppo felice non è, ma che porterà comunque maggiore tranquillità e speranza nel presente.
Proprio nelle ultime pagine si svelerà il senso del titolo.
Tutte le vicende sono narrate da Michele, il protagonista, con il suo linguaggio. La sua “carne viva” si incontra e scontra con vicende che possono leggersi tutti i giorni nelle pagine di cronaca di qualsiasi quotidiano locale.
È libro che si legge facilmente e velocemente, grazie alla bravura della scrittrice, che riesce a calarsi nei panni di Michele ed a parlare con la sua voce.
Recensione a cura di Merilisa Canali