Musician è il racconto, attraverso scatti in bianco e nero, della musica italiana senza confini. L’autore di questa opera degna di nota è il fotografo romano Matteo Casilli. Tra gli artisti immortalati, Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, Levante, Pierpaolo Capovilla, Paolo Benvegnù, Brunori Sas e molti altri.
Il volume, edito da Marvis LabL, contiene più di 250 scatti e la prefazione è a cura del giornalista e critico musicale Ernesto Assante.
Abbiamo intervistato Matteo per scoprire le origini di questo progetto.
Con “Musician” hai unito in maniera sublime due forme d’arte: la fotografia e la musica. Com’è nata l’idea di questo progetto?
Innanzitutto ti ringrazio per il complimento. Il progetto è nato per gioco (e per caso) in una calda serata di ottobre dello scorso autunno. Ero a casa mia, cena tra amici tra i quali un musicista; dopo cena ho iniziato a scattare foto a random e dopo una in particolare mi si è accesa una lampadina…
Hai deciso di rappresentare la musica attraverso un momento più intimo ed introspettivo rispetto a quello classico del live. Perché?
Non ho mai fatto foto di live (a meno che non me lo chiedano esplicitamente) e non perché non ne sia capace, ma perché mi piace ascoltare l’artista che fotografo… e poi mi distraggo facilmente.
Hai fotografato diversi artisti della scena emergente e non, ti sei affidato esclusivamente alle tue preferenze o avevi in mente un obiettivo preciso?
Avevo un obiettivo preciso: dare spazio e visibilità a questa nuova generazione di talenti, sono tanti e tutti bravi. Non ho escluso però altre “forme” di musica. Ho fotografato anche direttori d’orchestra, musicisti che hanno vinto il Festival di Sanremo e dj.
La prima presentazione di “Musician” si è svolta al Reset Festival di Torino. Che riscontro hai avuto?
Positivo è dir poco. Torino è una città bellissima e i ragazzi del Reset mi hanno fatto sentire una piccola star, cosa alla quale non sono minimamente abituato. Se è possibile li vorrei ringraziare anche qui, anche a nome della mia casa editrice (Marvis LabL), in particolar modo Alice, Daniele C e il grande Daniele Celona.
C’è stato un momento nella tua carriera artistica in cui ti sei sentito ripagato da tutti i sacrifici fatti per svolgere al meglio la tua professione?
Il giorno che ho incontrato Fabio Cinti e mi ha proposto di pubblicare il libro. Certe cose non si dimenticano.
Prossimo passo? Possiamo sperare in una mostra itinerante?
Ho già un’idea (forse qualcosa di più), ma prima voglio vedere come reagisce la gente al mio libro e spero di non deludere le persone che hanno investito tanto in me. Per quanto riguarda l’idea della mostra sto lavorando anche a quello, grazie ad un prestigioso sponsor italiano (Nastro Azzurro) che finanzierà il tutto, a breve ci saranno grosse sorprese.
Domanda Nonsense: la richiesta più assurda che ti è stata fatta?
Nel periodo Musician molte, ma quelle che non sopporto sono le richieste di collaborazione retribuite con la visibilità, non vanno più di moda!
Intervista a cura di Cinzia Canali