Walk the line è il nuovo disco del collettivo genovese Magellano, progetto che vede riuniti Pernazza (Ex-Otago, The Hashtag e Chiambretti Night), Drolle (batterista e creative director) e Filo Q (cantautore elettronico e producer). Uscito il 6 ottobre per Garrincha dischi, l’album è una colonna sonora composta da cento tracce per cento opere di street art, create da artisti provenienti da tutto il mondo, su cento piloni che sostengono la sopraelevata di Genova. È un disco in itinere che racconta una città e il suo porto.
100 artisti. 100 piloni. 100 canzoni. “Walk the line” è solo l’inizio, un disco aperto e collettivo pronto ad accogliere collaborazioni da ogni dove. Qual è il fine più importante di questo nuovo progetto?
Per noi è quello di mettere in comunicazione linguaggi diversi e metterci noi stessi in cerca di altro, poi sicuramente la voglia di fare qualcosa di bello nella nostra città in un momento un po’ delicato.
Possiamo definire questo lavoro un vero e proprio atto d’amore verso Genova?
Beh in qualche modo sì, il concetto di arte pubblica è qualcosa che ci sta molto a cuore e pensiamo che proprio in questo momento sia importante attivarsi per dare qualcosa alla comunità. Siamo sempre in giro ma il nostro cuore è a Genova. É difficile vederla amministrata così male da tutte queste giunte politiche e proprio per l’amore nei confronti della nostra città ci siamo attivati.
“Una reconstrucciòn poètica del universo” è il primo brano della tracklist e vede il featuring con Yolanda Matias Garcia. Raccontateci com’è avvenuto questo incontro.
Quando stavamo raccogliendo contributi per partire con il progetto Yolanda era al Festival della Poesia di Genova con il pittore messicano Rubén Carrasco. Era da qualche anno che con il festival cercavamo un’occasione di fare qualcosa assieme, così é stato tutto molto naturale, Rubén ha realizzato il primo pilone mentre noi siamo andati in studio con Yolanda.
“Amo le strade sbagliate al momento giusto” cantate in “Tutte le strade”… dove porteranno le carreggiate sbagliate che percorrerete nei prossimi mesi?
Stiamo andando avanti con WTL, nuovi piloni e nuovi musicisti coinvolti. Sicuramente ci saranno un po’ di occasioni di suonare questo disco dal vivo.
Tornando all’origine di tutto, come ha preso forma il collettivo Magellano?
Tre amici che da tanto volevano un progetto in cui pasticciare e contaminare suoni, immagini e parole.
Domanda Nonsense: se Genova potesse parlare cosa avrebbe da raccontare riguardo ai vostri anni più “ribelli”?
Quando finiscono te lo dico.
Intervista a cura di Cinzia Canali
