Sette ragazzi dai 18 ai 20 anni, scrivono canzoni in francese, spagnolo, occitano, italiano e dioulà (lingua della Costa d’Avorio) e rappresentano una vera e propria connessione fra culture e suggestioni musicali. Stiamo parlando dei Saber Système e del loro disco d’esordio, Nuevo Mundo, un connubio di musica word, elettronica e pop originale e divertente.
Chi sono i Saber Système?
FATIMA CAMARA, voce:
Siamo un gruppo di ragazzi uniti da un’ amicizia sin dall’infanzia. Siamo tutti di Peveragno e Cuneo, due paesi vicini, in Piemonte.
Nel 2014, avevamo tutti 16-17 anni, abbiamo deciso di formare un gruppo musicale un po’ per divertimento e un po’ per curiosità senza sapere cosa ci avrebbe riservato il futuro.
Inizialmente suonavamo solo cover in eventi del paese e ci chiamavamo “Gli amici di Angelo”, a causa di un nostro amico di nome Angelo che subiva tutte le nostre prove.
Grazie all’intervento dei Gai Saber in particolare di Alex Rapa questo progetto ha iniziato a prendere una strada diversa.
In principio siamo riusciti a far risaltare i nostri punti di forza, principalmente la mescolanza delle lingue: il francese, l’occitano, lo spagnolo, l’italiano e il dioulà, e in ambito musicale abbiamo optato per la fusione della musica delle radici con l’elettronica della musica pop di oggi.
Tutta questa combinazione è stata scelta per sensibilizzare le persone all’interculturalità e alla tolleranza per valorizzare le diversità culturali nel mondo e soprattutto per eliminare tutti i pregiudizi e gli stereotipi da cui le nostre menti sono influenzate.
Noi nel nostro piccolo abbiamo voluto creare una musica che incitasse alla fratellanza e alla gioia di vivere insieme.
Ad oggi abbiamo partecipato a molti concerti sia in Italia che in Francia con resoconti positivi ma anche negativi e tutto ciò è servito a migliorarci.
Dobbiamo ammettere che in questi anni siamo migliorati molto dal punto di vista musicale, come gruppo, come organizzazione e nonostante le difficoltà che stiamo incontrando come ad esempio lo studio e i trasferimenti (alcuni di noi oggi vivono in Francia, un po’ oltre confine, perché Peveragno è vicino alla Francia!!) riusciamo lo stesso a vederci e cerchiamo sempre di migliorare e portare avanti il nostro progetto.
LINDA OGGERO, drums:
Abbiamo quindi deciso di cantare in diverse lingue: italiano, francese, spagnolo, occitano e qualche accenno al dialetto dioulà della Costa d’Avorio per mandare un messaggio di pace che possa giungere il più lontano possibile. Per noi non è stato così difficile, perché il francese è nostro vicino di casa, oltre tutto insieme al doulà è la lingua madre di Fatima che arriva dalla Costa d’Avorio, ma che è vissuta a Peveragno dall’età di cinque anni. Lo spagnolo Antonio e Leila lo hanno studiato a scuola, e poi è lingua neo-latina, non lontana da noi. L’occitano rappresenta il nostro retroterra culturale.
La musica, insieme all’arte e allo sport, sono un linguaggio universale per unire tutti i popoli: tutto questo lo abbiamo messo nel video di Saber Décalé: calcio, musica e lingue diverse. I Saber Système sono nati per unire e non per dividere. È un progetto molto ambizioso ma noi ci crediamo veramente.
Questo “Nuevo Mundo” cosa rappresenta?
MADDALENA GIUSO, voce e flauto:
Il Nuevo Mundo rappresenta un mondo senza guerre, discriminazioni, violenza. Un mondo fatto di pace, libertà, fratellanza. È un’utopia, un luogo dove ogni individuo può vivere secondo i propri principi senza essere giudicato, dove le diverse culture possono amalgamarsi l’una con l’altra, senza problemi. È un’utopia appunto, ma noi ci crediamo e ci divertiamo a darle voce e suono!
ANTONIO RAPA, voce:
Io voglio andare in Africa ed in Costa d’Avorio quanto prima. Il mio nuovo mondo è laddove le persone sono più vitali, spontanee e sincere. Mi rendo conto che non troverò questo mondo ideale quando vi andrò, le persone così sono sempre una minoranza, ma certo la cultura africana ha caratteristiche fondamentalmente diverse dalla nostra. Per quanto esista certamente la ricerca del successo e dell’affermazione, gli ideali di fratellanza e di comunità sono più marcati. La comunità ivoriana di Cuneo mi ha dato molto, e lì ho molti amici.
Raccontateci qualcosa di più riguardo alla bella immagine di copertina.
BEATRICE CONTA, tastiere e sound system:
La nostra immagine di copertina è una creazione del nostro grande amico Lorenzo Genta. Descrive perfettamente il mondo Saber Système. Sullo sfondo si vede una montagna che è il nostro ambiente, da dove veniamo tutti noi Saber e da dove viene la nostra cultura. Davanti ad essa c’è il mare… ispiratore di tante storie tra cui quelle dei migranti, quelle che noi raccontiamo nelle nostre canzoni. Ed infine un bambino, con la sua spensieratezza e la meraviglia per il mare stesso. Lui come simbolo di speranza, di crescita verso un futuro migliore. Il tutto in un’atmosfera di colori molto forti e particolari che si discostano dalla nostra normale abitudine, un ambiente nuovo, proprio il nostro Nuevo Mundo ancora in via di sviluppo! La nostra utopia di pace e fratellanza universale. Il nostro sound fra passato e futuro. La nostra lingua che sono tante lingue. La terra da cui veniamo, il mare verso cui andiamo ballando.
Come ha preso vita l’idea di accostare gli strumenti della tradizione musicale occitana all’elettronica contemporanea?
ANNA CAVALLERA, flauto voce e chitarra:
I timbri, i suoni elettrici ed acustici non bastano più. Perlomeno alla orecchie della nostra generazione. Con l’avvento delle nuove tecnologie il mondo della musica si è rivoluzionato ed ha cambiato completamente aspetto! Oggi come oggi è necessario modernizzare il vecchio e renderlo ancora più interessante, innovativo, attraverso lo strumento dell’elettronica! Abbiamo affiancato al folk occitano e agli altri generi che affrontiamo, una nota di novità che sta proprio nel binomio tra strumenti acustici e l’elettronica, per renderci unici nel nostro genere! Be’, quasi….credo comunque che l’idea derivi dalla percezione quotidiana dei timbri e dei suoni del pop di oggi che dominano tutti i media, insieme all’altra nostra percezione, quella dei suoni degli strumenti tradizionali delle nostre zone. Mettere insieme l’una e l’altra è stata una conseguenza.
Prossimi progetti?
MARIA VITTORIA GIRAUDO, chitarra acustica:
È un periodo di grandi cambiamenti all’interno del nostro gruppo, alcuni componenti si sono trasferiti in Francia per proseguire gli studi e stiamo cercando di reimpostare alcuni brani a causa della loro eventuale mancanza ai concerti. Il gruppo sarà elastico, vario, multiforme, come peraltro è la nostra musica. Inoltre, più che parlare di progetti si può parlare di sogni, ovviamente ci stiamo provando con alcuni festival nella Francia meridionale e stiamo anche puntando ad arrivare in Africa, attraverso il nostro ultimo video “Saber Decalè”. Sarebbe pazzesco! Con il tempo vorremmo creare una grande miscela di generi musicali per coinvolgere più persone attraverso la nostra musica.
Domanda Nonsense: il futuro per voi che suono ha?
LEILA OGGERO, voce:
Il suono del futuro non lo conosco, chissà cosa ci aspetta. Per quanto riguarda il nostro suono, quello del nostro futuro, siamo convinti che in generale rimarrà sulla linea della world music, sia per nostro gusto personale, sia per quanto riguarda la percezione che la gente ha di noi. Probabilmente lavoreremo parecchio sull’aggiunta di suoni tradizionali per non allontanarci troppo dalle nostre radici, in futuro nei nostri brani potrete sentire anche la ghironda, tipico strumento tradizionale occitano. Il futuro per noi, come sempre, rimane innovazione e modernizzazione, senza tralasciare l’elemento che ci rende caratteristici: l’Occitania e il sapore delle nostre terre.
Intervista a cura di Cinzia Canali