Verrà pubblicato il 10 febbraio Non fate caso al disordine, il secondo album di Tizio Bononcini, edizioni A Buzz Supreme. Un album che presenta diversi generi musicali, dallo swing al tango, da sonorità folk ad accenni reggae e indie. Dieci brani che raccontano il presente con ironia, romanticismo e un po’ di cinismo.
Se dovessi definire “Non fate caso al disordine” in tre parole?
Contemporaneo, eclettico, grottesco ma elegante. Ho sbagliato a contare?
In questi brani la musica funge sia da narratrice che da colonna sonora, proprio come nel teatro canzone. Ciò deriva anche da un determinato background musicale?
Il teatro canzone, sicuramente; e tutta la cosiddetta canzone d’autore italiana. Ma il mio background comprende anche tanto rock anglosassone e poi il musical, musica folk e popolare e in generale tutto ciò che riesco ad ingurgitare. Alla fine i generi musicali non esistono, sono solo vestiti che si fanno indossare alle canzoni. Mi piace che la musica sia al servizio della narrazione. Ciò non significa che sia in secondo piano rispetto al testo, tutt’altro. Le si dà anzi valenza narrativa, non relegandola a semplice tappezzeria.
L’album è stato finanziato da una campagna di crowdfunding, su Musicraiser, conclusasi con ottimi risultati. Le tue aspettative iniziali sono state soddisfatte?
Più che soddisfatte! Quando sono partito non credevo che sarei arrivato alla fine. Ho invece felicemente constatato l’utilità di coinvolgere i finanziatori nella produzione di un album. Ho raccontato loro le varie fasi, rendendoli il più possibile parte della realizzazione. La loro curiosità e le frequenti sollecitazioni “allora tiz, sto disco? entro il 2020 ce la fai?” sono stati incoraggianti nel lungo percorso fino a qui.
Nel brano “Il tuttologo” canti “Son lieto di istruirti e non riesco a stare zitto”, quasi fosse un grido di dolore, un bisogno di dover sempre dire la propria…
Hai colto nel segno. E’ il grido di dolore del tuttologo, che ha tante cose da dire e insegnare ma non viene ascoltato. Tutti abbiamo amici tuttologi. Alcuni sono tuttologi a loro insaputa e accusano gli altri di pedanteria. E i tuttologi a lungo andare risultano insopportabili… perché ne sanno sempre un po’ di più e vogliono avere l’ultima parola. Ma sono anche un patrimonio, perché, quando non raccontano panzane, la sanno davvero! E beati loro, dico io. Io non mi ricordo mai una mazza. Loro si ricordano tutto. Ma spesso non vengono ascoltati e allora devono gridare, urlare… che loro la sanno! Che loro possono risolvere i tuoi problemi. Ma tu devi ascoltarli, cazzo. Chiedo scusa per la volgarità.
Cantautore, pianista, attore e pure ballerino di swing alle prime armi; non ti risparmi di certo! Prossimo passo?
Prossimo passo… mi nasce una figlia. Ma cercherò di continuare più o meno a fare tutto, perché per me la musica, il teatro e da poco anche il ballo sono tutte necessità vitali. Certo, se avessi 48 ore al giorno sarebbe tutto molto più semplice. Ma ci sto lavorando.
Sono già in programma delle date di presentazione del nuovo disco?
Certo! Qualcosa c’è già. Domenica 19 febbraio al Bravo Caffè di Bologna (il concerto di presentazione ufficiale) e il 17 marzo al Ca’ Vaina di Imola BO. E stiamo lavorando per altre date.