Gli MDGA sono una band italiana nata nel 2015 a Matera. The Album segna il loro esordio nel mondo discografico. Un concept caratterizzato dalla fusione di generi e strumenti diversi, come i fiati e le percussioni con l’elettronica.
“The Album” è il vostro primo lavoro discografico, le aspettative sono state soddisfatte?
Direi di sì… abbiamo dedicato tutte le nostre energie affinché avesse l’attitudine ed il sound che volevamo.
Il fil rouge di questo disco è sicuramente un forte desiderio di rivalsa e di cambiamento. Come sono nate le undici tracce?
Da storie di vita vissuta, dal semplice ascolto di una notizia, o da un cartellone pubblicitario. È da un po’ che ci sta stretto questo senso di resa che sembra esserci in Italia. Avevamo un forte bisogno di comunicare.
L’immagine di copertina cosa rappresenta?
La farfalla in questione è una black butterfly che inizia un processo di sdoppiamento… un po’ come una metamorfosi, così com’è successo a noi. Ovviamente il tutto è voluto.
Provenite da precedenti esperienze musicali, come avete deciso di unire la vostra arte?
Iniziando a concepire il concetto che la musica è universale e che i canoni sono barriere costruite da noi stessi, basti pensare che utilizziamo un sax ed una tromba uniti ad un sound a volte elettronico talvolta sfacciatamente rock.
Chi volesse sentire i brani di “The Album” in versione live dove potrà vedervi?
Aggiorneremo gradualmente sulla nostra pagina Facebook (MDGA BAND) e sul nostro sito web che sarà pronto a breve.
Domanda Nonsense: Se doveste associare un vino a questo nuovo disco quale sarebbe?
Ad un Aglianico del Vulture, lo bevi con gusto e non ti accorgi di quanto sei già ubriaco.
Intervista a cura di Cinzia Canali
