Vivi per miracolo è il terzo album degli Spread, band bergamasca attiva dal 2006. Il disco, uscito a fine marzo per la Go Down Records, è stato registrato e mixato da Alberto Ferrari.
Come ha preso forma “Vivi per miracolo”?
“Vivi per Miracolo” è un disco nato dall’improvvisazione, si è praticamente sviluppato da solo, lasciando fluire la musica senza mai fissare idee precise. Dopo circa un anno e mezzo di jam session abbiamo ripreso in mano tutte le registrazioni di questo periodo. Qua e là abbiamo trovato gli spunti dai quali abbiamo arrangiato i 10 pezzi che compongono “Vivi per Miracolo”.
Il filo conduttore dell’album è quel senso di precarietà tanto comune nella società d’oggi; siete riusciti però a raccontarla con toni meno cupi e più spensierati… è stato difficile?
Come dicevamo, non c’è stata alcuna forzatura a livello musicale. Nessuno di noi si è imposto, le nostre idee si sono sviluppate semplicemente suonando insieme. I dischi precedenti affondano le radici negli anni inquieti dell’adolescenza e quegli stati d’animo si ripercuotevano nei brani facendoli risultare feroci, senza speranza. Oggi c’è molto più spazio per l’equilibrio mantenendo però una vena d’ansia pronta ad esplodere improvvisamente. Quindi per rispondere alla domanda, direi proprio che no, non è stato difficile, piuttosto molto divertente!
Com’è stato lavorare con Alberto Ferrari?
Per noi è stato davvero un onore e un grande piacere poter “approfittare” della qualità e dell’attenzione straordinaria che Alberto ci ha messo a disposizione. Durante le session in studio si respirava un’aria molto positiva, calma, eravamo davvero nelle condizioni ideali per dare il meglio. Il disco è stato registrato in diretta su nastro, suonando in live session tutti e quattro contemporaneamente, senza però troppa ansia derivata dal non poter correggere errori in postproduzione.
Ecco la nostra più grande soddisfazione: “Vivi per miracolo” non sarà certo un disco perfetto ma è esattamente così, come l’abbiamo suonato, e questo grazie al lavoro di Alberto.
Un ringraziamento speciale va anche a suo fratello Luca.
Suonate insieme da più di dieci anni. Che sinergia c’è tra di voi oggi?
La sinergia di chi si conosce da una vita e che ha affrontato di tutto senza mai perdersi di vista. Noi siamo essenzialmente un gruppo di amici che dopo un sacco di anni ha ancora voglia di mettersi in gioco, conservando la stessa passione e la stessa voglia di sperimentare che avevamo quando eravamo ragazzini.
La prossima estate vi vedrà in giro per lo Stivale?
Certamente! Stiamo lavorando per cercare di portare il disco più lontano possibile, speriamo di fissare un buon calendario e di raggiungere il maggior numero di persone. Stay tuned!
Domanda Nonsense: se vi chiedessero di scrivere una frase per i baci Perugina?
Gli diremmo di chiedere a Fedez che su questi temi è molto più ferragni di noi.
Intervista a cura di Cinzia Canali