Il 30 aprile, alla vigilia del Concertone del Primo Maggio, a Roma, nell’ottima location di Largo Venue, si è svolto il festival di Bomba dischi, che ha presentato uno dietro l’altro tutti i talenti che hanno visto la luce sotto la direzione dell’etichetta, che ha contribuito a creare quella che ormai è nota come scena romana.
A Bomba Dischi va certamente il merito di aver saputo diversificare, di non essersi soffermata su un genere musicale pubblicando album dal contenuto pressoché simile, ma scegliendo invece di spaziare dal cantautorato (anche quello femminile ben rappresentato da Mèsa) alla psichedelia, dalla trap al pop. Il locale si è riempito a tal punto da non avere più posto, questo soprattutto grazie alla presenza di Calcutta, primo vero fenomeno musicale edito per l’etichetta romana, che come ci si attendeva ha richiamato una grandissima fetta di pubblico.
Artisti come Gomma, Mèsa, Francesco De Leo, Pop X, Gastone, Germanò e tantissimi altri si sono avvicendati sui vari palchi del festival. Molta attenzione per il ritorno sulle scene di artisti che al momento sono in pausa come Giorgio Poi, il duo Carl Brave e Franco 126, e l’attesissimo Calcutta, per il quale si è affollata una calca impressionante, che ha cantato insieme a lui, sovrastandolo completamente sulle note di “Pesto”.
Il clima era quello di una festa, capace di raccogliere la presenza di tantissimi artisti della città e non solo, creando quel clima da scena musicale di cui vi parlavo sopra, il vero segreto del boom che la Roma musicale sta avendo da qualche anno a questa parte. Il backstage era affollatissimo, impossibile non riconoscere tra la folla molti dei volti noti della scena alternativa/indipendente. A conclusione perfetta della serata, per non perdere l’occasione di ricordare le proprie radici, c’è stata anche una versione speciale degli stornelli romani cantati a suon di autotune.
Il festival di Bomba Dischi è stato una bella vetrina per la scena romana, un festival capace di accontentare un po’ tutti e di presentare i nuovi progetti dell’etichetta, ripagando l’attenzione per le novità mostrata dal pubblico, con le esibizioni dei loro artisti più noti.
Report a cura di Egle Taccia