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No Report – La vulcanica Levante chiude il tour a Taormina

La prima volta che ho conosciuto e intervistato Levante è stata proprio a Taormina nel 2014, estate in cui era impegnata ad aprire il Tour dei Negramaro in giro per l’Italia. Mi confidò di essere emozionatissima nel suonare nella sua Sicilia, in quello che è il tempio sacro della musica locale.

Sono passati anni, la sua carriera è esplosa, ci sono stati tanti album, la partecipazione ad X Factor, e tantissimi successi e collaborazioni importanti, ma nel momento in cui ha fatto ingresso sul palco di quel Teatro Antico a lei tanto caro, non ho potuto fare a meno di notare lo stesso sguardo pieno d’emozione che aveva 5 anni fa.

È una tappa importante per Levante quella di Taormina, per uno scherzo del destino è l’ultima del tour, visto che quella del 1° settembre è stata annullata per via della pioggia, facendo sì che il concerto del 14 fosse l’ultimo di questo tour estivo, che l’ha vista impegnata nelle più importanti arene storiche d’Italia. Emozioni su emozioni per una serata che ha visto l’artista ripercorrere le tappe più importanti della propria carriera.

Il pubblico era emozionato nel vedere la sua Claudia entrare in scena su tacchi vertiginosi, vestita come una diva, avvolta in un cappotto rosso di piume che nascondeva degli hot pants a vita alta e un corpetto abbinati. Capiamo subito che il rosso sarà il colore predominante di questa tappa del tour, rosso come la lava del vulcano, che la osserva alle sue spalle e che fa da cornice al nuovo album in uscita per Warner dal titolo “Magmamemoria”.

Dopo un paio di brani ci dice che è un grande onore per lei poter tornare così presto. “Vorrei parlarvi tantissimo stasera. Questa è la data a cui tenevo di più e sono felice di essere tornata a casa”.

Il pubblico la segue in ogni pezzo, cantando insieme a lei i suoi successi quali “Diamante” e “Ciao per sempre”. Torna ancora a parlare con la platea, confidando di essere molto felice che il tour si sia concluso proprio qui a Taormina.

Si va avanti con un altro blocco di canzoni quali “Se non ti vedo non esisti”, “1996 La stagione del rumore”, “Come quando fuori piove” e “Io ti maledico”.

Ci chiede come va e poi ci propone un paio di brani tratti da “Manuale Distruzione” dal titolo “Duri come me”, un vero e proprio inno per i suoi fan, e “Memo”.

Ancora una volta chiacchiera col suo pubblico dicendo: “Dovete sapere che ho questi aggeggi alle orecchie e spesso non vi sento, ma state cantando vero?”. Qualcuno in risposta le urla dal pubblico: “Voglio le tue scarpe”, facendo sorridere tutti.

Andiamo verso il finale ascoltando brani come “Sbadiglio” e “Abbi cura di te”, dopo i quali Levante torna a raccontarsi: “Sono nata non molto lontano da qui. Tutti i siciliani hanno un rapporto molto stretto con le proprie radici. Ho scritto un romanzo, “Questa è l’ultima volta che ti dimentico”, che parla di questa terra, ci ho scritto anche una canzone”, che poco dopo ascoltiamo tra gli applausi. Si parla di leoni da tastiera in “Non me ne frega niente”, poi torniamo a commuoverci con “Le lacrime non macchiano” e a parlare della forza delle donne con “Gesù Cristo sono io”. Dopo un momento intimo e struggente in acustico, ci presenta quello che definisce il manifesto di Magmamemoria, ovvero la title track del disco in uscita.

Ci prepariamo a un finale scoppiettante con “Andrà tutto bene”, “Pezzo di me” e “Alfonso”.

È tempo dei saluti. Levante ricorda che “l’ultima volta che ci siamo visti pioveva e vi ho salutati con un brano che è tanto importante per me e forse per questa terra”: “Lo stretto necessario”.

Essendo l’ultima tappa del tour ci confessa che un po’ le viene da piangere, ringrazia tutti i musicisti e il suo staff, congedandosi dopo un lungo concerto in cui non si è risparmiata.

Levante è sicuramente uno dei simboli musicali della Sicilia, artista che apprezziamo soprattutto in quei brani scanzonati o in quelli dove parla del sociale e del disagio generazionale, brani su cui dovrebbe puntare per consacrarsi nel firmamento delle grandi cantautrici nostrane.

Report a cura di Egle Taccia

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Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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