E’ una fresca serata milanese con tanto di luna piena, quella che domenica 26 agosto si prepara a chiudere l’edizione 2018 dell’Estate Sforzesca; è stato un grande successo quello della rassegna di spettacoli multiculturali promossa dal Comune di Milano, che ha accompagnato cittadini e turisti meneghini per l’intera stagione con numeri da record: 30.000 spettatori presenti ed un totale di 75 spettacoli (25 gratuiti e 40 con un biglietto al di sotto dei 15€) con un programma poliedrico in grado di soddisfare tutti i gusti, sono cifre significative, accompagnate da una proposta di grande qualità che ha coinvolto spettacoli di teatro, danza e soprattutto concerti con protagonisti di fama internazionale.
Dopo una lunga lista di concerti che ha visto come protagonisti artisti del calibro di Joan as a Policewoman, Peter Cincotti, Sananda Maitreya, Edda con Giorgio Canali, Dargen D’Amico, Marina Rei con Paolo Benvegnù ed Albert Lee, l’onore di chiudere la rassegna è stato dato ad un artista ormai di casa: l’australiano Nic Cester, ex leader dei Jet.
Il grintoso cantante, i cui nonni paterni erano originari di Pordenone, si è difatti stabilito a Milano da ormai tre anni, periodo nel quale è entrato nella scena rock milanese e ha composto il suo debutto “Sugar Rush”, avvalendosi della collaborazione dei “Milano Elettrica”, che possiamo senza dubbio definire il supergruppo della scena alternative rock di casa nostra, alla luce dei tanti membri illustri che lo compongono (Adriano Viterbini, Sergio Carnevale, Daniel Plentz…).
Il concerto, organizzato dal Comune e da Santeria, inizia alle 22:00: Nic fa il suo ingresso con la band al seguito, tutti quanti vestiti in maniera molto elegante come per le grandi occasioni. Lo show dura complessivamente un’ora e 40 minuti, nei quali il cantante e la sua strepitosa band, accompagnati per l’occasione da un ottimo quartetto d’archi, conquistano letteralmente gli spettatori.
Nic, che studia italiano da 13 anni, da quando decise di riscoprire le proprie origini in seguito alla morte del padre, si rivolge al pubblico con un italiano che definire fluente è riduttivo, scherzando e raccontando la sua vita milanese fra un brano e l’altro, ma è con le sue canzoni che il nostro conquista tutti: al di là dell’indubbia simpatia, le canzoni di “Sugar Rush” – uscito a novembre 2017 – sono un’autentica bomba di rock blues, impreziosito dagli arrangiamenti di archi e ottoni curati dai membri della band provenienti dai Calibro 35, e la chitarra di Adriano Viterbini, osannato dagli spettatori quasi quanto Cester, è dinamite pura.
La voce di Nic, neppure a dirlo, è superlativa: da frontman di una band abituata ai contesti internazionali, Nic canta con intensità e passione, suona la chitarra elettrica ed acustica e non la smette mai di muoversi da un punto all’altro dell’ampio palco della manifestazione.
Pezzi come “Hard Times”, affettuosamente dedicata da Nic alla figlia Matilda nata proprio a Milano, sono ormai divenuti un classico anche sulle nostre radio nazionali, ed è bello constatare l’eterogeneità del pubblico: persone di ogni età e provenienza riempiono un angolo del cortile del Castello, divertendosi ed entusiasmandosi per la splendida performance che artista e band, indubbiamente esaltati dalla bellezza del contesto e dalla risposta dei presenti, stanno regalando loro.
Forse non tutti conoscono l’ottimo album di Nic, ma la grinta e l’energia con cui vengono intonati i brani (“God Knows” e la title track su tutte) conquistano i tanti spettatori. Gli artisti per l’occasione regalano al pubblico due chicche: la prima è il fatto che proprio durante la serata viene registrato il videoclip del prossimo single “Who do you think you are”, la seconda è l’esecuzione del classico “Are you gonna be my girl?” dei Jet, con Nic e soci ad esibirsi completamente in acustico ai bordi del palco, nell’entusiasmo generale.
La serata si chiude così in grande stile, con la band che ringrazia e lascia il palco per il djset di Lele Sacchi. Oltre al livello qualitativo del concerto, è stata una conclusione dal forte valore simbolico quella di Nic Cester and the Milano Elettrica, con la scelta di un artista “internazional/milanese” che sottolinea la vocazione stessa del capoluogo lombardo, il quale punta a restare un punto di riferimento ed incrocio fra Paesi e culture diversi, proseguendo il bel discorso cominciato con Expo 2015.
Diamo un arrivederci al castello, attendendo l’Estate Sforzesca 2019, che non abbiamo dubbi punterà ad ottenere un successo ancora più grande.