Il sei marzo scorso Samuele Bersani si è esibito al Metropolitan di Catania col suo “La fortuna che abbiamo TOUR”, dopo un lungo periodo di pausa dai palchi.
Bersani è uno di quegli artisti che, nonostante abbia superato i 25 anni di carriera, riesce a tenere testa alle mode musicali del momento, regalandoci dei brani sempre attuali e immensi; non a caso è uno dei più acclamati cantautori italiani. Per questa ragione la curiosità di vederlo finalmente dal vivo era tanta, curiosità che durante la serata è stata ampiamente ripagata da innumerevoli momenti di pura commozione.
Arriva sul palco accompagnato da una super formazione di sette elementi e ci saluta intonando “Il Mostro”, pezzo del quale dimentica alcune parole per l’emozione, dovuta al caloroso applauso del pubblico, che ha fatto tremare la sala. Scherzando ci ha confidato che un applauso così non era mai arrivato a inizio spettacolo. Il pubblico gli risponde ancora più caloroso e lo accompagna con cori ininterrotti per tutta la serata. Lui scherza sul motivo che l’ha tenuto lontano dal palco per un po’, spiegandoci che oggi dovrebbe dedicare un pezzo al Gaviscon piuttosto che allo Xanax, dimostrandosi da subito un brillante intrattenitore.
Il live è stato un vero e proprio best of dei suoi più grandi successi, che si sono fatti largo numerosissimi durante la serata, mentre l’artista intervallava i brani con tantissime chiacchierate col pubblico. In una ci ha spiegato di come questo live abbia uno sfondo social, dato che la scaletta è stata decisa in base alle richieste dei fan.
Note di magia si diffondono nell’aria mentre ci propone meravigliosi brani quali “Lo scrutatore non votante”, “Il pescatore di asterischi” (durante il quale scende a cantare in mezzo al pubblico), “En e Xanax” (la più bella favola d’amore mai scritta), “Spaccacuore” e “Cattiva”.
Come un film o uno spettacolo teatrale, questo tour prevede un intervallo tra il primo e il secondo tempo, che inizia con una lunga chiacchierata col pubblico, volta a coprire la mancanza sul palco di uno dei musicisti, non perfettamente in forma, che sarà poi protagonista di varie battute durante la serata e che ha eroicamente resistito sul palco per tutta la durata del concerto.
Scherza sul nome del tour, che è anche il titolo del brano “La fortuna che abbiamo”, dicendo che non appena ha messo in piedi questo spettacolo ha avuto una sfiga clamorosa, sottolineando come spesso si parli solo dei brani che hanno avuto successo e non di quelli che non ce l’hanno fatta.
Poco dopo arriva un momento magico per Catania, perché viene omaggiato un cittadino acquisito, il grande Lucio Dalla, con la sua “Canzone”. Dopo l’esecuzione, che ha visto una fortissima partecipazione del pubblico, Bersani ci spiega la sua emozione nell’esibirsi qui, perché Catania è a due passi da Milo, luogo in cui abitava il suo amico Lucio e dove sono nate moltissime canzoni, come ad esempio due strofe di “Spaccacuore”.
Sul finire ascoltiamo il brano che amo di più del suo repertorio, la splendida “Giudizi Universali”, per poi correre verso i bis con “Freak” e “Chicco e Spillo”.
Che dire! Bersani ci ha regalato una magica serata, fatta di tante emozioni, di grande intrattenimento e simpatia, che ci hanno svelato non solo il suo grande talento, che già conoscevamo bene, ma anche la sua travolgente spontaneità che ha abbattuto ogni barriera tra palco e pubblico, regalandoci un live indimenticabile.
Egle Taccia