Lo scorso 27 Ottobre al Retronouveau di Messina è arrivato il post-punk di The Soft Moon, moniker sotto il quale si nasconde Luis Vasquez, che è in tour per presentare il nuovo album “Criminal”, un album autobiografico sul senso di colpa, sul dolore e sulla dipendenza. Una grande occasione per la Sicilia, che vede tornare i Soft Moon per due date, Messina e Palermo.
Il pubblico dei concerti catanesi, orfano anche di questo artista, non ha esitato a riversarsi in blocco al Retronouveau di Messina, uno dei migliori locali live della Sicilia, apprezzato dagli amanti della musica per l’attenzione che dedica al suono e alla ricerca dei migliori artisti in circolazione.
È quasi mezzanotte quando la formazione sale sul palco e veniamo subito catapultati in un mondo onirico, fatto di suoni tribali, accompagnati da un gioco di luci eccezionale, una delle peculiarità dei live dei Soft Moon. È “Deeper” ad aprire le danze e a far scatenare il pubblico, seguita a ruota da “Circles”. Vasquez parla poco, salutando velocemente, ma il suo modo di stare sul palco comunica più di mille parole. I primi brani hanno un approccio più elettrico, mentre a metà live, complice una batteria elettronica, i suoni si fanno più liquidi, ma solo per poco, perché Vasquez fa vibrare la sala trasformando un secchio di latta in rullante, che diventa una mitragliatrice sotto il tocco violento dell’artista. Questa esperienza sonora dura poco più di un’ora, in cui si sono alternati brani come “Burn”, “Chocke”, “Far”, “Young”, “Give Something”, “Black”, per concludere con “Want”. Il concerto vola via in un soffio, a causa del ritmo incessante e delle luci ipnotiche che sono state le vere protagoniste della serata.
Un’esibizione a dir poco perfetta, quella dei Soft Moon, che si addentrano in un live pericoloso, uno di quei live che può portare il pubblico o ad esaltarsi o ad annoiarsi a morte. Nel nostro caso l’effetto è stato quello di vedere una sala totalmente rapita dal ritmo, che non si è quasi accorta dello scorrere del tempo, tanto era alto il livello sul palco.
Quello dei Soft Moon è stato un grande centro per la Sicilia, che, orfana di gran parte degli artisti italiani, potrebbe trovare in band internazionali la linfa vitale per il prossimo futuro e iniziare un nuovo corso dei live sul territorio.
Report a cura di Egle Taccia
Foto di Francesco Algeri