Il 7 Novembre Fabrizio Moro si è esibito nella prima delle due date catanesi del suo tour, che inizialmente doveva tenersi al Palasport di Acireale ma, vista l’indisponibilità della struttura, è stata sdoppiata e trasferita al Teatro Metropolitan. Ad attenderlo un pienone da grandi occasioni, che all’arrivo dell’artista in scena l’ha acclamato a gran voce, con tanto di fan action sulle note di “Quasi”.
Il teatro è stato da subito inondato da volumi altissimi e arrangiamenti da palasport, che hanno spinto tutti ad alzarsi dalle poltrone e ad accalcarsi sotto il palco.
Durante la serata Moro parla poco, lascia che siano i brani a farlo per lui. In scaletta si susseguono i suoi più grandi successi ai brani del nuovo album “Figli di nessuno”. Il pubblico li conosce a memoria e li canta a squarciagola, con disperazione, mettendo così in luce il forte legame fan-artista che si è instaurato negli anni. Non c’è da sorprendersi di questo enorme calore, considerato che Moro rappresenta nel cantautorato italiano odierno quella luce che gli ultimi hanno sempre cercato nei cantautori.
Osservando tribuna e platea si nota subito il talento del cantautore nell’incanalare la rabbia della gente comune e nel trasformarla in musica, in canzoni da cantare a squarciagola, spesso con gli occhi lucidi.
La continua ricerca di qualcosa di più grande, l’incomunicabilità dei nostri giorni, tutta la rabbia che scaturisce dall’impossibilità di cambiare la propria situazione, di superare i propri difetti e di evolversi in qualcosa di superiore, vengono sviscerate brano dopo brano.
Un pubblico variegato lo segue rapito, a tal punto che una ragazza compie una pazzia e, correndo sul palco, sorprende alle spalle l’artista, lanciandoglisi letteralmente addosso.
Il momento più spassoso della serata è certamente quello in cui l’artista, sull’attacco di pianoforte di “Sono solo parole”, comincia ad intonare “Portami via” e a seguire “Pensa”, “Albachiara”, “Emozioni”, “Noi, ragazzi di oggi”, mentre il pubblico sorride divertito per la simpatia di Moro, che spesso rimane nascosta dall’intensità delle sue interpretazioni.
Durante la serata ci siamo emozionati sulle note di “Alessandra sarà sempre più bella”, “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Non mi avete fatto niente”, “Giocattoli”, “Sono solo parole”, “Pensa”, “Portami via”.
Dopo aver ringraziato tutti si ritira per i bis e, poco dopo, ci regala tre encore: “Non mi sta bene niente”, “Filo d’erba” e “Pace”.
Si chiude così la prima serata catanese di Moro, con la conferma che il suo pubblico è sempre lì, accanto a lui, pronto a fargli sentire tutto il proprio calore.
Report a cura di Egle Taccia
Scaletta:
Quasi
Tutto quello che volevi
Figli di nessuno
La felicità
Per me
Tu
Alessandra sarà sempre più bella
Eppure mi hai cambiato la vita
Non mi avete fatto niente
Ho bisogno di credere
Giocattoli
21 anni
Sangue nelle vene
Come te
Sono solo parole
Quando ti stringo forte
Libero
Me ‘nnamoravo de te
Pensa
L’eternità
Portami via
Parole Rumori e Giorni
Encore
Non mi sta bene niente
Filo d’erba
Pace