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“Riserve” è il nuovo album de I Boschi Bruciano [Intervista]

Disponibile da venerdì 24 marzo “RISERVE”, il nuovo esplosivo album de I BOSCHI BRUCIANO, fuori per Bianca Dischi e distribuito da Artist First.

 

“RISERVE” è il risultato di un lungo e avvincente lavoro di ricerca sonora, un punto di svolta nello sviluppo del progetto de I BOSCHI BRUCIANO, che rappresenta allo stesso tempo una sintesi del loro percorso musicale e un assaggio del nuovo mix di rock abrasivo ed elettronica.
Anticipato dai singoli “IL MIO FUTURO” e “AMERICA”, l’album del pirotecnico power-duo cunese è il nuovo testamento del rock alternativo in 8 tracce, un inno di ribellione generazionale contro la noia, il degrado, le frustrazioni e le ansie dei giovani, incarnato dalla sua focus track “SARANNO ALTRI”.

 

Intervista a cura di Egle Taccia.

 

Avete da poco pubblicato il nuovo singolo “America”. Cosa ha ispirato il brano e di cosa parla?

 

AMERICA è profondamente autobiografico. Abbiamo e stiamo affrontando nelle nostre vite private una crisi dei valori. Siamo cresciuti con insegnanti e genitori che spronano continuamente ad essere i migliori in tutto, ad avere scopi pratici, a conquistare il mondo un euro dopo l’altro come se l’unico fine fosse guadagnare abbastanza da raggiungere la stabilità, una serenità imperturbabile che ti permette di mettere su famiglia e fare tutto come società comanda.

Niente di più lontano dal vero! Secondo noi la “stabilità” è irraggiungibile, la vita è dinamica e non si è mai veramente al sicuro (per fortuna?).

 

Che idea vi siete fatti del sogno americano?

 

Forse l’American Dream era un ideale raggiungibile ai tempi dei nostri nonni nel dopoguerra o al tempo dei nostri genitori, non lo sappiamo. Ma di certo oggi rappresenta un retaggio del passato, uno schema mentale da dimenticare e che forse buona parte dei nostri coetanei già sta abbandonando.

 

 

La società di oggi ci permette ancora di sognare?

 

Sì e no. Non vogliamo essere troppo pessimisti a riguardo. Sognare è un diritto e forse un dovere di ognuno di noi. Crediamo che a livello pratico, semplicemente, oggi sia più difficile trasformare il sogno in realtà. Siamo 8 miliardi di persone e i social fanno la loro parte nel farci sentire sempre più piccoli, sempre più soli. Forse dovremmo coltivare le nostre passioni senza fissarci dei “traguardi”, vivere la vita per il piacere di viverla con un occhio a ciò che è la realtà del mondo che ci circonda ma senza farci sopraffare dalla negatività che permea in ogni ambiente.

 

A fine marzo uscirà il vostro album “Riserve”. Cosa potete anticiparci su questo nuovo progetto?

 

Riserve è un album che tratta tematiche dure da digerire ma energico nella forma.

È un disco pensato per farvi ballare, cantare e soprattutto pogare! Sono 8 brani, non ci sono né synth né chitarre acustiche.

 

In che senso può considerarsi un album di svolta?

 

Prima di tutto perché è il primo album che pubblichiamo in formazione Power Duo. Nasciamo come quartetto, ma nel 2020 i nostri soci Maurizio e Giulio decidono di abbandonare il progetto. Da allora siamo rimasti solo noi fratelli Brero.

Viviamo RISERVE come un nuovo esordio, le sonorità sono cambiate e così anche le tematiche che trattiamo. Se prima scrivevamo canzoni introspettive, in un certo senso pezzi EMO, ora sentiamo il bisogno di parlare di ciò che ci circonda, di alcuni gravi problemi sociali come la diffusa disillusione della nostra generazione nei confronti del mondo del lavoro, la difficoltà nel trovare la propria strada e il degrado delle province italiane. Non siamo giornalisti, semplicemente cantiamo di ciò che ci circonda e di ciò che abbiamo vissuto e sofferto.

 

Come definireste i suoni di questo album?

 

RISERVE è di certo un album rock ma allo stesso tempo prende a piene mani dal mondo dell’elettronica e del pop straniero.

 

 

Vivete la vostra musica come un modo per incanalare la rabbia?

 

 

Assolutamente sì, ma la musica ci serve in generale, come l’ossigeno.

Scriviamo perché amiamo farlo, è una necessità. C’è chi affronta la vita buttandosi sul lavoro, le relazioni o lo sport, noi scriviamo canzoni.

 

Domanda Nonsense: Sogno americano o dolce vita all’italiana?

 

Nessuno dei due.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Written By

Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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