Renato Zero presenta il suo nuovo tour nei palazzetti e si racconta.
“Non voglio essere un cantante. Io sono un interprete della vita, dei sentimenti, dell’amicizia, dei disagi”. Si definisce così Renato Zero, ancora in campo con nuove consapevolezze, senso di responsabilità verso il pubblico e la libertà di chi ha già percorso tanti chilometri. Tira le somme e fa i bilanci di oltre 55 anni di carriera, nel tour “Zero a Zero”, che partirà il 7 marzo da Firenze e proseguirà in altri 22 appuntamenti in 10 città italiane, fermandosi (geograficamente) ad Eboli. Davanti all’esclusione del sud, Renato Zero si ripromette di dedicargli, in futuro, un “omaggio speciale”, passando anche per le piazze, data la carenza di strutture per il mondo dello spettacolo, prima di un silenzio che potrebbe durare fino a tre anni.
Il palcoscenico è una misura indispensabile per Zero, che porterà in scena nuove canzoni e vecchi successi, accompagnati dalle registrazioni dell’Orchestra di Franciacorta, a cui l’artista ha dato un costante sostegno. Centrale è il dualismo fra Renato e Zero- il suo alter ego (“Zero si lamenta di certe cose, ma la verità è che l’ho sempre scritturato e portato con me”), in una sorta di autoanalisi, che consiste nel “fermarsi dal frastuono e dalle distrazioni per parlare con l’essere denutrito e annoiato che vive dentro di noi”. Questo approccio si lega bene al suo ultimo lavoro, “Atto di fede”, un libro con doppio cd pubblicato nel 2022 in cui 19 brani inediti si intervallano a riflessioni di figure come Aldo Cazzullo, Lella Costa, Marco Travaglio. Zero commenta che l’unico ad essersi astenuto dalla collaborazione ad “Atto di Fede” è Alessandro Cattelan, che, sarcasticamente, ipotizza sia una “coscienza tanto elevata” che la sua “sparisce al confronto”.
La sua missione è il cielo, non “Il Triangolo”. Risponde così a chi tenta il paragone con Rosa Chemical, riguardo al quale sostiene ci sia una disattenzione del suo team (e del team di altri artisti a lui simili) che non offre il necessario supporto nella ricerca della giusta strada da percorrere e della propria identità. E aggiunge ancora, relativamente alla polemica sulla messa in onda sabato 11 febbraio della puntata di “C’è posta per te” in cui era ospite, nonostante l’invito- poi rifiutato- al Festival di Sanremo, che ha preferito accogliere la proposta di De Filippi perché amichevole e non impegnativa, ma ha trovato inadeguata la scelta di Mediaset perché non gli è stata data la possibilità di scegliere.
Renato Zero guarda con ottimismo al futuro che lo aspetta dopo l’evento sold out al Circo Massimo. Ha voglia di cantare e di ritrovare la dimensione del camerino, nella conquista musicale della penisola. Guardandosi dentro, per non dimenticare che dietro alla maschera di Zero c’è l’uomo: Renato.
A cura di Chiara Trio.
ZERO A ZERO – UNA SFIDA IN MUSICA
IL CALENDARIO
7 marzo 2023 – Firenze @ Mandela Forum
8 marzo 2023 – Firenze @ Mandela Forum
10 marzo 2023 – Firenze @ Mandela Forum
11 marzo 2023 – Firenze @ Mandela Forum
14 marzo 2023 – Conegliano @ Zoppas Arena
17 marzo 2023 – Torino @ Pala Alpitour
18 marzo 2023 – Torino @ Pala Alpitour
21 marzo 2023 – Mantova @ Grana Padano Arena
22 marzo 2023 – Mantova @ Grana Padano Arena
25 marzo 2023 – Bologna @ Unipol Arena
26 marzo 2023 – Bologna @ Unipol Arena
7 aprile 2023 – Pesaro @ Vitrifrigo Arena
11 aprile 2023 – Milano @ Mediolanum Forum
12 aprile 2023 – Milano @ Mediolanum Forum
15 aprile 2023 – Milano @ Mediolanum Forum
18 aprile 2023 – Livorno @ Modigliani Forum
19 aprile 2023 – Livorno @ Modigliani Forum
22 aprile 2023 – Eboli @ Palasele
23 aprile 2023 – Eboli @ Palasele
28 aprile 2023 – Roma @ Palazzo dello Sport
29 aprile 2023 – Roma @ Palazzo dello Sport
30 aprile 2023 – Roma @ Palazzo dello Sport
3 maggio 2023 – Roma @ Palazzo dello Sport