“Imagine John Yoko” vuole essere un’opera importante: pubblicato in occasione di quello che sarebbe stato il settantottesimo compleanno di John Lennon ed in concomitanza con la riproposizione del film “Imagine” in molte sale cinematografiche, questo splendido volume apre al pubblico lo scrigno segreto di John e Yoko, raccontandoci a 360° il periodo in cui i due registrarono uno dei più grandi capolavori della storia della musica.
Opera autobiografica dal forte taglio documentaristico, “Imagine John Yoko” è un volume corposo ricco di materiale fotografico e di intriganti racconti, che cattura il lettore grazie alla ricchezza di immagini ed alla scelta di raccontare in prima persona le vicende connesse alla produzione di “Imagine”.
Gran parte di questa incredibile storia ci viene ovviamente raccontata dalle voci di John e Yoko: l’opera di collage effettuata fra interviste, racconti e ricordi dei due dà vita ad un lungo, appassionante racconto, nel quale il lettore può conoscere direttamente dalle loro voci come si siano incontrati, la loro filosofia di vita, il rapporto con l’arte, la società, un mondo in piena guerra fredda e non. John e Yoko a distanza di anni si mettono – nuovamente – a nudo, raccontandoci di un’epoca di progresso e contraddizioni, dell’impegno concreto per la pace attraverso messaggi concreti trasmessi attraverso l’arte, vista come l’unico mezzo davvero capace di tirar fuori il lato migliore di ogni essere umano.
Due personalità incredibili, delle quali ci viene narrata la storia anche attraverso le parole degli altri protagonisti: da George Harrison a Phil Spector, passando per tutta l’infinita troupe che aiutò John e Yoko a realizzare “Imagine”, viene dato molto spazio alle parole di tutti quei musicisti, tecnici del suono, assistenti e professionisti del settore che ebbero modo di offrire il proprio contributo ad un’opera della quale in molti già intuivano l’importanza. Un modo per rendere omaggio al lavoro di queste persone, particolarmente apprezzabile per il lettore, che spesso nel corso della lettura avrà modo di immedesimarsi negli sguardi di molte di esse, cercando con stupore di capire quello che stava succedendo fra Tittenhurst, New York e gli Abbey Road Studios nel 1971.
Risulta chiaramente più difficile immedesimarsi in John e Yoko, assoluti protagonisti di questa vicenda umana e artistica: due artisti così “normali” nel descrivere la propria grande sensibilità nei confronti dell’umanità intera e nel descrivere la paradossalmente semplice potenza del sentimento che li lega, pur non lesinando – nella profonda schiettezza di quest’opera – dettagli sui propri lati più spigolosi; pur nell’importanza del messaggio d’amore e pace da essi rivolto al mondo, la coppia Lennon Ono ribadisce la propria umanità ed imperfezione, non vogliono essere due nuovi Messia, ma solamente due artisti che vogliono dare un messaggio forte ed impegnato che l’umanità non deve dimenticare.
Il volume tuttavia non racconta “solamente” questa grande vicenda umana ed artistica: viene infatti dedicato ampio spazio a questioni più tecniche, quali la realizzazione degli “Ascot Sound Studios” all’interno di Tittenhurst (con strumenti più avanzati degli stessi presenti ad Abbey Road), le tecniche di registrazione, l’interessante rapporto fra Lennon, Spector e gli altri musicisti e tecnici coinvolti. Inoltre, il racconto di storie ed aneddoti legati alla realizzazione del film promozionale e all’allestimento della mostra “This is Not Here”, rendono quest’opera particolarmente interessante grazie alla visione completa del panorama artistico e sociale fra Inghilterra ed USA nel 1971.
Grazie alla sua ricchezza di foto, testi e didascalie ricche di informazioni, “Imagine John Yoko” è un’opera che mantiene le promesse e ripropone per tutti, a distanza di anni, la storia di due grandi artisti e della loro opera, vista attraverso molteplici e inedite sfaccettature, ribadendo l’attualità del loro messaggio di pace e amore per l’umanità.
Un’opera importante nel contesto artistico e storico attuale, profondamente esaustiva ed interessante.