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No Report

No Report – HONNE, un convincente ritorno in Italia

Dopo la recente pubblicazione del secondo album “Love me / Love me not” tornano finalmente in Italia gli HONNE, ospitati dal Circolo Magnolia, che ancora una volta non si lascia sfuggire l’occasione di ospitare un act contemporaneo di sicuro interesse. La scelta di tenere il concerto in un’uggiosa serata domenicale non scoraggia certo il pubblico: ad attendere la band è difatti presente una platea giovane ed internazionale, con ragazzi provenienti tanto dall’oriente, dove la band inglese ha un forte seguito, quanto dal nord Europa.

La curiosità di vedere all’opera il duo pop elettronico londinese, formato da Andy Clutterbuck e James Hatcher, è forte, soprattutto per chi ha avuto modo di assistere al precedente show della band in occasione dell’i-Day 2016 di Monza, nel quale la loro sorprendente esibizione è stata una delle più apprezzate della prima giornata.

Tocca attendere fino alle 22:30 per vedere i due salire sul palco, ma prima c’è tempo per l’interessante esibizione della cantante e strumentista Jessa: anch’ella autrice di un pregevole synthpop, la giovane australiana allieta l’attesa con alcuni interessanti brani che riescono  a scaldare il pubblico del Magnolia, che mostra il proprio apprezzamento incitandola e tributandole un generoso quanto meritato applauso alla fine dell’esibizione.

Alle 22:30 puntuali, giunge finalmente il momento degli HONNE, che infiammano da subito una platea nel complesso ben riempita: il look alla moda in puro stile sportivo nordeuropei e l’aria da ragazzi seri suscita l’entusiasmo iniziale della parte femminile del pubblico, ma presto abbiamo modo di apprezzare quanto Andy e James abbiano studiato bene la lezione delle rockstar anni ’80. Attaccando da subito con le recente hit “Forget me not” e “Me and you”, i due mostrano subito l’efficacia del loro mix fra pop elettronico e rhythm’n’blues, scatenando da subito l’entusiasmo di tutti i presenti.

Il mood soft e romantico unito alle mai banali melodie easy listening ed al sottofondo piacevolmente groovy sono la chiave del meritato successo del duo di musicisti/produttori, bravi nel bissare il successo del precedente full length di debutto “Warm on a Cold Night” dando alla luce una serie di brani che ne evolvono ulteriormente lo stile in maniera efficace, dando vita a nuove “good vibes” fra pop bianco e sonorità black unite nel nome del sentimento: la riprova di questo è una setlist improntata principalmente sulle canzoni contenute nell’ultimo “Love me / Love me not”, tutte accolte assai positivamente da un pubblico sempre più entusiasta col procedere della serata.

Andy e James si rivelano un duo dinamico ed affiatato, scambiandosi spesso di posto sul palco del Magnolia ed interagendo amabilmente con i fan, quasi sempre invitati ai cori di brani ormai conosciuti a memoria, a dimostrazione sia dell’affetto mostrato alla band, sia soprattutto del fatto che il duo è palesemente in grado di sfornare brani squisitamente pop in grado di rimanere nella mente di un pubblico internazionale. I due, da esperte popstar, inseriscono qua e là nella scaletta brani dal precedente lavoro ed il risultato se vogliamo è un successo ancor più grande: brani come “Good together”, “Warm on a Cold Night” e “Someone that loves You” sono lovesong di rara delicatezza ed eleganza compositiva che in altri tempi avrebbero probabilmente scalato le chart internazionali, ma dopo questa riconferma non abbiamo dubbi che questi ragazzi sapranno arrivare molto in alto anche nel vecchio continente, dopo il successo ottenuto in estremo oriente.

La serata si chiude dopo una setlist ghiotta e tante emozioni con due encore, nei quali Andy invita il pubblico ad una sorta di abbraccio collettivo per una chiusura ancor più emozionante, mostrando come la musica degli HONNE voglia essere non solo romantica, ma ispirazione di positività e gentilezza per gli ascoltatori; un modo certamente significativo e inusuale di chiudere un concerto in un club, che fa ancor di più apprezzare l’attitudine di questa band, per la quale i buoni sentimenti non sono solo uno stile, ma una vera e propria “mission” da trasmettere ai propri ascoltatori grazie al loro pop gentile.

Un ritorno perfetto che non ha tradito le attese e conferma il talento di una band in costante crescita, capace di una proposta qualitativa e lontana dai cliché attuali e dotata di una personalità unica ed amabile. Bentrovati, HONNE.

 

Jessa

 

Honne

 

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