Il 2018 è un anno importante per i Soviet Malpensa, che giungono al decimo anno di attività e danno alle stampe “Astroecology”, un LP che conferma la maturità compositiva della band varesina composta da Claudio Turco (voce/synth/chitarra), Stefano Caretta (chitarra/synth/cori), Marco Scicolone (basso) e Massimo De Cario (batteria).
Il titolo scelto dalla band è particolarmente emblematico: l’astroecologia è una recente disciplina scientifica che studia le possibili interazioni e sviluppi fra organismi viventi e ambiente extra-terrestre, alla ricerca di condizioni per la formazione di vita al di fuori del nostro pianeta, e questo metodo di ricerca di nuove soluzioni partendo da fatti e dati scientifici noti, riflette pienamente la filosofia di quest’album. La sperimentazione svolta dai Soviet Malpensa parte difatti da generi musicali noti e consolidati come rock alternativo, psichedelia e musica ambient, giocando con essi senza inventarsi alcunché di nuovo, ma trovando melodie interessanti e piacevoli, che catturano l’ascoltatore conducendolo in un suggestivo viaggio sonoro.
Perennemente sospesa fra realtà e sogno, la musica di “Astroecology” colpisce con suggestioni rock che a tratti rievocano i Verdena e rievocano tanto scenari notturni quanto luoghi misteriosi ed inaccessibili attraverso il trittico iniziale “Everest/Quasi Tenebra/Lucifer”; l’album si sviluppa in seguito lungo ambientazioni psicologiche ed introspettive, nelle quali l’utilizzo dei sintetizzatori in chiave psichedelica – vedi i primi Porcupine Tree – l’uso di una sessione ritmica dal ritmo ipnotico ed il canto sussurrato di Claudio catturano definitivamente l’ascoltatore, inviandolo a liberare i legami della propria mente con le suggestive melodie di pezzi come “Europa Afterlife” o “La scienza dei sogni”.
Un album coraggioso e ben prodotto nella pur totale autonomia scelta dai Soviet Malpensa, che pur esplorando diversi generi musicali così diversi fra loro, riescono a trovare un trait d’union lineare che riesce a far sembrare l’opera un concept di prog moderno ed ispirato.
“Astroecology” è in definitiva un lavoro ricco di soluzioni ed idee, che ad ogni ascolto regala nuovi spunti di interesse e merita certamente di ritagliarsi il suo posto al sole nel panorama alternativo made in Italy di questa ricca annata.
Tracklist
- Everest (Manifesto Asociale)
- Quasi tenebra
- Lucifer
- Heaven
- Europa Afterlife
- La scienza dei sogni
- Pluto
- Habitat 7720
- This is the life
