“La parte mancante”, album postumo di Francesco di Giacomo, è una release sorprendente ed inattesa: pubblicato il 21 febbraio 2019 dalla rivista “PROG” a cinque anni esatti dalla scomparsa del cantante sardo, ex voce del Banco del Mutuo Soccorso, questo LP postumo non è una semplice raccolta di inediti ma il vero e proprio compimento del percorso artistico intrapreso a partire dal 2009 da di Giacomo con il compositore romano Paolo Sentinelli, tragicamente interrotto dal fatale incidente che ci portò via una delle più belle e struggenti voci dell’intero panorama musicale italiano.
Incentrata sul tema della solitudine interiore, ovvero secondo le parole dello stesso autore “quella parte mancante che ognuno di noi si porta dentro” , l’ultima opera di Francesco di Giacomo è un concept che oltrepassa i vasti confini del prog, abbracciando una vena maggiormente cantautoriale e teatrale, in cui l’intensità dei testi si sposa perfettamente con le splendide musiche composte da Sentinelli, che dobbiamo ringraziare assieme alla vedova dell’artista Antonella Caspoli per aver voluto portare a compimento il testamento artistico del collaboratore e amico.
Un’opera portata avanti in silenzio e lontano dai riflettori, proseguendo il modus operandi che ha portato alle registrazioni domestiche delle voci, effettuate in parte nel soggiorni di Sentinelli, in parte in quella cucina della casa di Di Giacomo “dove c’erano tanto cuore e una treccia di aglio sempre appesa”; il resto l’ha fatto il meraviglioso staff di musicisti radunato dai due produttori, fra i quali spicca il nome di Adriano Viterbini con la sua inconfondibile chitarra, grazie ai quali possiamo oggi ascoltare questo meraviglioso album che risulta a tutti gli effetti essere un’opera pienamente compiuta.
Grazie a quest’operato encomiabile ci troviamo ad ascoltare un album in cui la voce di Francesco risuona viva come sempre, con brani che ammutoliscono l’ascoltatore per l’intensità interpretativa ed il sentimento profuso dal cantante, che credeva profondamente in questo progetto fortunatamente portato a compimento. Dalla toccante introduzione “In quest’aria” allo struggimento esistenziale de “Il senso giusto”, dagli interrogativi di “Luoghi comuni” – il brano più prog dell’album per durata e sperimentazioni sonore – alla dolcezza speranzosa di “Insolito”, “La parte mancante” si rivela all’ascoltatore come album perfetto in tutti i dieci brani che lo compongono, perfetto com’è nelle musiche e nella produzione che per l’ultima volta ci consentono di ascoltare con ammirazione l’incredibile voce di questo artista.
Un album speciale e prezioso, in quanto testamento artistico di una delle voci più amate della musica italiana e compimento del suo ultimo progetto. Da ascoltare in silenziosa commozione.
Tracklist:
- In quest’aria
- Il senso giusto
- Emullà
- Luoghi comuni
- 4 parti
- Insolito
- La parte mancante
- Lo stato delle cose
- Quanto mi costa
- In favore di vento