Si intitola Muoviti l’ultimo album del trentino Michele Cristoforetti uscito lo scorso novembre per la Stivo Records.
Melodia italiana d’autore mixata a qualche venatura di stampo pop-rock. Nulla contro questo genere, anzi, ma ascoltando questo lavoro si ha la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di già sentito e dalla personalità non ben definita. Da sottolineare, però, che la carriera solista di Cristoforetti ha spiccato il volo da poco e probabilmente necessita ancora di sperimentazione e ricerca stilistica per poter raggiungere un’identità più stabile.
In questo disco si parla tanto d’amore, ma si toccano anche temi sociali di rilievo. Tra i pezzi migliori spiccano Antologia di viaggio tra arpeggi di chitarra, dolci note di pianoforte, immagini e colori e Sigaro cubano che ci ricorda quanto sia importante ricercare la felicità nelle piccole cose…e trovarla! Onore alla chitarra di Maurizio Solieri che arricchisce questo brano. Capita che, uno dei pezzi più emozionanti, il racconto delicato di un dialogo con un amico e di quel mostro chiamato “indipendenza”; un bel messaggio si evince, invece, dal testo di Muoviti: non mollare di fronte alle difficoltà della vita, piuttosto agisci!
Interessanti anche le due cover presenti verso la fine della tracklist: Gente metropolitana di Bertoli e La storia siamo noi di De Gregori.
Un lavoro che non lascia il segno ma che, nell’insieme, risulta coerente dalla prima all’ultima traccia. Le carte per crescere ci sono.
Recensione a cura di Cinzia Canali