AIELLO
IN GARA ALLA 71° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO
NELLA CATEGORIA CAMPIONI CON IL BRANO
“ORA”
NELLA SERATA DEDICATA ALLA CANZONE D’AUTORE CANTERÀ
“GIANNA” di RINO GAETANO
con VEGAS JONES
AIELLO, parteciperà alla 71° edizione del Festival nella categoria CAMPIONI con il brano “ORA”, scritto e composto da Antonio Aiello, prodotto da MACE e BRAIL, e nella serata di giovedì 4 marzo, dedicata alla canzone d’autore, si esibirà in una personale versione di “Gianna”, indiscusso successo di Rino Gaetano. Ospite della performance sul palco del Teatro Ariston sarà Vegas Jones, una delle personalità più rilevanti della nuova scuola rap italiana.
La sua prima partecipazione al Festival della canzone italiana corona oltre un anno e mezzo di successi, tra i quali la candidatura ai David di Donatello, milioni di visualizzazioni su YouTube e di stream per il suo album d’esordio “EX VOTO”, contenente i singoli “Arsenico”, certificato disco di platino, e “La mia ultima storia” disco d’oro.
AIELLO ha presentato il suo nuovo progetto discografico, “MERIDIONALE”, un omaggio alle proprie radici, la cui parola chiave è contaminazione di suoni e generi, disponibile per presave e preorder ed in uscita il 12 marzo.
“Il mio secondo disco, “MERIDIONALE”, è un progetto a cui tengo particolarmente. La sua gestazione ha già del tempo alle spalle, quindi non vedevo l’ora di condividerlo, e poi il secondo disco è sempre un punto interrogativo, è un modo per confermare a chi ha apprezzato il primo, che c’è qualcosa di particolare e di bello anche nella mia musica. Ho provato a fare un lavoro di grande onestà e trasparenza, senza tradirmi in nessun modo, cercando solo di chiedere a me stesso un passo in avanti, un’evoluzione. “Meridionale” è il nome del mio disco ed è un nome che non ho scelto a caso. Meridionale come le mie origini, sono un orgoglioso calabrese anche se da 14 anni vivo a Roma. Mi andava di dedicarlo alla Calabria, una terra particolarmente spigolosa e aspra, purtroppo piena di ombre rispetto a una serie di problematiche che tutti conosciamo, ma molto bella, generosa, circondata dal mare, piena di sapori forti e di persone particolarmente generose ed accoglienti ed io volevo nel mio piccolo accendere una luce su questa terra, di cui si parla quasi sempre in maniera negativa. Non voglio esaltare un dualismo tra Nord e Sud, che ritengo obsoleto. Il Sud appartiene a tutti.”
In merito alle sonorità del disco, spiega: “La musica per me è contaminazione, è mettere insieme cose diverse. In questo disco il pop si mescola all’R’n’B’, al clubbing, al flamenco, a sonorità street, urban, anche classic. È una mescolanza di colori diversi che abbiamo cercato di fare stare insieme. Credo di avere fatto il massimo, tutto quello che potevo. “Meridionale” non è un lavoro artificioso, a me viene molto naturale fondere tutti questi elementi. La mia terra è stata soggetta a diverse colonizzazioni ed ho voluto rispettare questo percorso culturale cercando di tradurlo in un percorso culturale nella musica. Quando ascolterete “Meridionale” spero che potrete sentire la carnalità e la passione del viaggio che ho fatto. Queste sono le caratteristiche che ho sempre riscontrato nelle popolazioni del Sud del Mondo. La mia musica spero possa dare diverse vibrazioni, sono uno che ragiona sempre in un orizzonte live ed ho sempre sognato, da spettatore di concerti, una musica che potesse essere fatta di grandi abbracci, di intimità, ma anche di schiaffi, di scosse, di sudore. Questo credo sia il modo migliore per raccontare la mia musica.”
Tra qualche giorno lo vedremo al suo debutto sul palco dell’Ariston con il brano “Ora”: “Sanremo, l’ho detto dal primo giorno, è una trasmissione di cui sono sempre stato fan. È l’evento più grande che abbiamo in Italia da sempre. Non è per forza un passo dovuto, l’anno scorso non ci pensavo assolutamente, ma poi abbiamo attraversato un periodo storico molto duro ed è evidente che in questo momento è l’unico palco dove far sentire la propria musica live.”
Parlando del significato del brano, spiega: “Durante il lockdown ho realizzato che ero stato uno stronzo e che avevo delle colpe, ho parlato di sesso ibuprofene, lasciando massima libertà di interpretazione a chi ascolta. Era giusto che dicessi a me stesso quello che era accaduto e perché.
Qualche giorno fa, mi trovavo per le strade di Roma ed ho incontrato mio cugino, gli ho fatto ascoltare la canzone e mi ha detto che mi era costata. Questo commento mi ha molto colpito e me lo sono portato dentro.
“Ora” è un pezzo che ho voluto vestire in un modo non scontato, pur considerando il palcoscenico molto largo di Sanremo, non volevo tradire la mia visione di musica, soprattutto quest’anno, perché Amadeus ha allargato molto, a livello di generi, l’accesso a quel palcoscenico. Per me è un grande onore essere lì, per questo ho voluto mescolare pop, classic e urban cercando di essere verace e forte nei suoni, ma anche verace negli abbracci. Suonare con l’orchestra è un privilegio incredibile, anche per chi fa un pop come il mio e che probabilmente non avrà più l’opportunità di suonare con 50 elementi. Spero di poter tornare presto ad esibirmi dal vivo.”
A cura di Egle Taccia
