Continua il travolgente tour di THE ZEN CIRCUS, che toccherà i più importanti palchi di tutta Italia. The Zen Circus è celebre per il suo potente live, che gli ha permesso di costruirsi un solido e numeroso pubblico. La band presenterà l’ultimo disco, “LA TERZA GUERRA MONDIALE”, uscito per La Tempesta (distr. BeliveDigital/Master Music) il 23 settembre scorso.
Qui di seguito le date del tour:
04-nov Santa Maria a Vico (CE) Smav
05-nov Molfetta (BA) Eremo
11-nov Trento Sambapolis
17-nov Torino Hiroshima mon amour
18-nov Roncade (TV) New Age
25-nov Grottammare (AP) Container
26-nov Livorno the Cage
02-dic Roma Atlantico
07-dic Milano Alcatraz
14-dic Genova Teatro dell’archivolto
17-dic Firenze Flog
05-gen Lamezia Terme (CZ) Color Fest
06-gen Messina Retronoveau
07-gen Catania Ma
13-gen Cagliari Fabrik
14-gen Sassari The Hor
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L’album “LA TERZA GUERRA MONDIALE” è entrato direttamente al 6°posto della Classifica settimanale FIMI dei dischi più venduti in Italia (pubblicata il 30 settembre) e ha generato oltre un milione di ascolti in streaming in sole tre settimane. Su Spotify The Zen Circus ha raggiunto i 70.000 ascoltatori mensili.
“La Terza Guerra Mondiale” è stato recensito dalle principali testate nazionali, ricevendo un enorme consenso. Tra queste, Repubblica Nazionale, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto,Left, Internazionale, TV sorrisi e canzoni e riviste di settore come BlowUp, Mucchio, Rockerilla, Rumore, Rolling Stone.
The Zen Circus ha presentato “La Terza Guerra Mondiale”, con live e intervista, in programmi radio di qualità come Radio 1 Music Club, Radio 2 Rock’n Roll Circus e Radio Deejay Tropical Pizza. Sia il video di “ILENIA”, primo estratto da “LA TERZA GUERRA MONDIALE, che il video di “L’ANIMA NON CONTA”, secondo estratto, son stati trasmessi da RockTv e da MTV. Inoltre, hanno parlato di The Zen Circus e dell’album “LA TERZA GUERRA MONDIALE” oltre 100 radio e oltre 100 testate online.
”Il filo conduttore dei testi è un’ipotetica (ma non troppo) terza guerra mondiale, da noi invocata provocatoriamente come unico modo per ritornare ad essere davvero complici, per capire chi è amico e chi nemico, per liberarsi da sovrastrutture inutili che ci imbrigliano fino a renderci impotenti. Ma, fino a quando non sarà fisicamente a casa nostra, come ricorda la copertina, la guerra non ci riguarderà, non ci tangerà e continueremo a fare finta di nulla, smarriti nelle nostre idiosincrasie moderne.La comunicazione interpersonale rimane il punto focale attraverso cui si snodano le nostre vite e i luoghi in cui sono abitate; con tutte le contraddizioni, la violenza, e l’ironica crudeltà necessarie alla soddisfazione dell’iperrealismo che perseguiamo. Come al solito in tutto questo noi ci mettiamo nel mezzo, peccatori e di certo non risolutori. A ricordarvi che “andrà tutto bene” ci pensano tanti altri (ed è giusto che sia così), ma il Circo Zen non si occupa di questo, noi facciamo cantare i diretti interessati in prima persona: volgari e cattivi a volte, commoventi e (in fondo) umani altre. Come siamo noi, come siamo tutti”.