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Una Scena Unita a sostegno dei lavoratori dello spettacolo [Press]


SCENA UNITA – PER I LAVORATORI DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO

 

Gli artisti e le personalità dello spettacolo italiano uniti per un fondo a sostegno dei lavoratori e di nuove progettualità

La raccolta prosegue sulla piattaforma ForFunding.it di Intesa Sanpaolo

 

Oggi è stato presentato il progetto Scena Unita – Per i lavoratori della musica e dello spettacolo. L’incontro è stato moderato da Cristina Parodi, madrina del CESVI, che ha subito spiegato la mission del progetto: “Non volevamo fare questa presentazione da casa, dal luogo che per tanti è diventato un luogo di lavoro, ma abbiamo deciso di incontrarci qui proprio per ricordare che ci sono lavori che da casa non si possono fare e ci sono tante persone che proprio per questo non hanno più un lavoro. Siamo qui per presentare un’iniziativa molto bella che si chiama “Scena Unita”. Siamo tutti convinti che un mondo senza musica e spettacoli sia un mondo meno bello e siamo consapevoli che qualcosa si possa fare. Aiutare i lavoratori più fragili e creare progetti per far ripartire il settore sono gli obiettivi di questa iniziativa.”

Subito dopo ascoltiamo le dichiarazioni di Fedez che, anche se con molta umiltà non vuole riconosciuto questo merito, ha certamente dato il via a questo grande progetto corale con il suo entusiasmo e voglia di fare: “Ci tengo a precisare che non sono un portavoce. Sta molto a cuore a noi e a tutti gli artisti che hanno partecipato far passare questa come un’iniziativa di gruppo. Senza nessuno degli artisti oggi presenti non sarebbe stato possibile creare questo progetto e non avrebbe avuto la stessa forza. Gianni Morandi, Gianna Nannini, Manuel Agnelli, Achille Lauro, Calcutta, Eugenio in Via di Gioia. La lista è lunga! Più di 70 artisti hanno aderito e vanno ringraziati uno per uno.”

Successivamente ci spiega gli obiettivi del progetto:

“È un moto spontaneo di senso civico, la famosa responsabilità sociale dell’artista. Un clima di forte coesione volto a distendere un clima sempre più divisivo. Cercare di recuperare più soldi possibili per aiutare quei lavoratori che ci permettono di realizzare quello che facciamo. La pandemia è stata solo un acceleratore di questi problemi pregressi. Noi artisti volevamo aiutare in questa situazione, agevolare l’apertura di un tavolo in cui i lavoratori siano parte integrante della mappatura del settore. Proprio per questo l’iniziativa è stata patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali.

Non avrebbe avuto senso, allo stato attuale, chiedere un aiuto ulteriore a tutte le persone che si sono già largamente spese nella solidarietà. Per noi aveva senso che gli artisti si spendessero in prima persona. Ci tengo a precisare che tutti gli artisti non partecipano solo con la propria immagine, ma tutti hanno donato. 

Abbiamo raccolto due milioni di euro in due settimane, chiedendo a tutti i brand che collaborano con gli artisti di spendersi. Sono felice che Prime Video abbia deciso di collaborare donando un milione di euro. Banca Intesa ha deciso di donare in prima battuta 250.000 euro e successivamente organizzerà un evento in streaming per dare un segnale forte, ovvero dimostrare che il settore può continuare a vivere in questa emergenza. Le due anime del progetto sono assistenzialismo e progettualità, che si realizza investendo a fondo perduto su progetti volti far lavorare queste persone. In questo settore abbiamo delle grandi eccellenze. È importante far passare il messaggio che questa non è né elemosina né carità, ma un atto dovuto da parte degli artisti. I lavoratori vogliono e devono lavorare!”

Fedez ha più volte sottolineato come questa sia un’iniziativa corale. “Non è un’iniziativa nata da me, ma un atto collettivo. In due settimane tutti gli artisti non hanno dormito giorno e notte per creare quest’opera di coesione vera. Se ci fossi stato solo io non avrebbe avuto la stessa valenza, si sono spesi tutti con le loro possibilità mettendosi in gioco e cercando di aiutare. Questa conferenza serve a comunicare il progetto e ad estenderlo a quanti più artisti possibili e a più aziende possibili. Vogliamo cercare di recuperare più fondi per aiutare chi è in difficoltà.”

Gianna Nannini: “Sono qua come testimone della trasparenza e come garante di questo progetto in cui credo. Questa iniziativa è supportata dai professionisti dello spettacolo. Noi ci mettiamo insieme grazie all’entusiasmo di Fedez, ma è importante capire la problematica di queste persone che non solo sono senza lavoro, ma potrebbero addirittura essere costretti a cambiarlo. Non possiamo perderli. La musica deve cambiare, ma la cosa più importante è non perdere i nostri professionisti!”

Gianni Morandi: “Sono contento che si passi dal parlare a fare delle cose. Conosciamo le difficoltà delle famiglie dei lavoratori dello spettacolo, il fatto che ognuno di noi partecipi con una donazione è un segnale importante. Sono certo che da questo momento in poi crescerà tutto e riusciremo davvero a dare una mano a queste persone, perché le parole non bastavano, ci voleva un’iniziativa come questa.”

Calcutta: “Sono felice di aver partecipato e spero che sia di ispirazione ad altri settori. Può avere delle sfumature di solidarietà, ma la trovo una cosa naturale. Questo esempio può essere salvifico per tanti settori e realtà.”

Achille Lauro: “Conosco l’entusiasmo e l’immenso lavoro di Federico e di tutte le persone che hanno partecipato, è stato incredibile come si sia arrivati a questa cifra. Tutta la scena è unita per dare finalmente un sostegno concreto, una dimostrazione concreta alle persone che lavorano con noi. Non vogliamo lasciare nessuno indietro, sono persone che hanno contribuito alla crescita e al successo di noi artisti. Ricordiamoci chi siamo, un Paese fondato sulla cultura, da teatri, da musei, dalla musica, da persone che gestiscono e mettono a disposizione spazi per giovani emergenti, che un giorno rappresenteranno l’Italia nel mondo.”

Giovanni Caccamo: “Sento l’esigenza di cercare di racimolare un po’ di luce, che possa far risplendere il nostro mondo di creatività e di musica e far ripartire una filiera che oggi è bloccata. Dobbiamo occupare questo tempo nella progettazione di un sistema reale, di una filiera che oggi e sempre possa tutelare i lavoratori dello spettacolo. Chi sta più avanti deve voltarsi indietro e porgere la mano per aiutare chi è dietro di lui.”

Manuel Agnelli: “Quello che stiamo facendo è parte di un percorso iniziato mesi fa, questa è l’iniziativa sicuramente più bella. Voglio rimarcare il fatto che questo è un momento unico, non c’è mai stata un’unità di intenti così forte nel nostro settore. Facciamo parte di un settore con una grandissima dignità, che produce anche un’economia indiretta, per tutto ciò che gira intorno allo spettacolo come bar, ristoranti, hotel, autostrade, mezzi pubblici…

Non c’è una vera consapevolezza che all’interno del nostro mondo ci siano professionalità di altissimo livello e questa è un’occasione per ribadirlo. Questo ci porta ad essere rappresentativi anche nei confronti delle istituzioni, uniti possiamo chiedere alle istituzioni di riformare il nostro settore. Ci saranno gli Stati Generali della Musica quando tutto questo sarà finito, ma per adesso la priorità sono i lavoratori della musica che sono rimasti a casa.”

Eugenio in Via di Gioia: “L’obiettivo dev’essere che tutti partecipino, non solo una buona parte, dobbiamo diventare un consorzio. Una volta che tutti gli artisti si mettono a pensare a un nuovo contenitore, si aiuteranno gli artisti emergenti. Si deve pensare a una nuova piattaforma per far crescere tutti insieme i nuovi artisti.”

Shade: “Questo progetto è nato da una nostra esigenza. Federico mi ha scritto e mi ha proposto la sua idea invitandomi a partecipare. È stato bellissimo perché era un momento molto triste per me. Era stato appena emesso il decreto, io ero a casa positivo e stavo male e questo progetto mi ha fatto sentire improvvisamente bene. Ci siamo uniti e ci sono un sacco di aneddoti che potremmo raccontare perché la nostra chat è sempre attiva, di giorno e di notte. Ci siamo messi a chiamare gli artisti, alzando il telefono senza passaggi burocratici. Speriamo che sia solo l’inizio ed aderiscano tutti.”

 

Di seguito il comunicato stampa integrale del progetto:

Da mesi il settore dello spettacolo è in ginocchio. Le conseguenze su tutta la filiera produttiva, di cui fanno parte i lavoratori autonomi o con contratto a intermittenza, senza le giuste tutele, e piccole imprese con margini davvero irrisori, sono disastrose: c’è la concreta possibilità che l’intero comparto non regga questo secondo stop. Il rischio che il sistema collassi è più che reale, sono numerosi i live club, i teatri, set e produzioni indipendenti e gli spazi dedicati allo spettacolo che da maggio a oggi hanno chiuso. Luoghi che  componevano il tessuto connettivo della scena culturale permettendo agli artisti di crescere, investendo spesso in  progetti  emergenti,  generando  opportunità  di emersione dal basso, di formazione e avviamento professionale.

 

Il settore dello spettacolo è un sistema complesso non sempre dotato di strumenti adeguati, sia da un punto di vista di inquadramento professionale che rispetto al sostegno economico alle realtà che lo compongono da parte dello Stato. L’emergenza sanitaria ha generato un peggioramento progressivo della situazione economica del settore che oggi rende non sostenibile la sopravvivenza delle persone e delle realtà, profit e no profit, che in esso operano.

SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è la risposta del mondo degli artisti per supportare in modo diretto e concreto quei lavoratori senza i quali la loro arte non può prendere forma.

SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è il fondo in cui il mondo degli artisti si è unito a quello degli enti privati per dare un contributo concreto alla filiera, cercando anche di guardare ad un possibile futuro.

L’obiettivo di SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è di dare un concreto e immediato aiuto ai lavoratori del mondo dello spettacolo colpiti duramente ed impossibilitati ad operare e, al contempo, sostenere progettualità che determinino una ripartenza del settore.

Il Fondo SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo sarà gestito da CESVI organizzazione   umanitaria   italiana   laica   e   indipendente,   fondata   a   Bergamo   nel   1985    in collaborazione con La Musica Che Gira Music Innovation Hub.

Le linee guida utili al raggiungimento degli obiettivi del fondo saranno elaborate da comitati tecnico scientifici e pool di esperti formati da:

  • Fondazione Centro StudiDoc
  • FondazioneFitzcarraldo
  • cheFare
  • #chiamateNoi
  • Squadralive
  • 42Law Firm
  • AssociazioneUnita
  • Prof. Stefano Baia Curioni (UniversitàBocconi)
  • Prof.ssa Dubini (UniversitàBocconi)
  • Prof. Gianluca Scarchillo (UniversitàSapienza)
  • Prof. Fabio Dell’Aversana (Università FedericoII)
  • Maurizio Roi (Mediartecultura eArt-booking)
  • Andrea Marco Ricci (CAM/Note Legali/NuovoIMAIE)

In quanto dedicato ai lavoratori dello spettacolo, non si potrà pensare di prescindere dalla partecipazione del pubblico e di chiunque voglia e possa aiutare un settore senza il quale il mondo sarebbe, senza dubbio, un posto più brutto.

Sarà tuttavia indispensabile il supporto del tessuto industriale e d’impresa, che spesso è partner di eventi, festival e concerti e creazione di contenuti audiovisivi.

Il fondo SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo ha il patrocinio del Ministero per i beni e delle attività culturali e per il turismo.

Ad oggi hanno aderito Amazon Prime Video, che ha deciso di supportare la comunità creativa e i lavoratori  del  settore,  e  altri  brand  come  Intesa  SanPaolo,   Estetista   Cinica, Fendi, Vertigo, Friends &Partners, Magellano Concerti, Vivo Concerti, Live Nation, Arcobaleno Tre  Srl,  Sony  Music  Entertainment  Italy,  Warner  Music,  Universal  Music Italia, FIMI, EndemolShine,FremantleItalia,LaylaCosmetics,TridentBPM Concerti42   Records,   Bomba   Dischi, Eclectic, DNA Concerti, Tanta Roba, Alchimia, SDL che costantemente   collaborano   con   il  mondo   dello   spettacolo   per   veicolare   identità   e valori.  È importante che anche in questo caso il sodalizio persista.

Chiunque  potrà  donare  attraverso  la  piattaforma  di  crowdfunding  ForFunding.it  messa  a disposizione  da  Intesa  Sanpaolo  che,  fin  da  subito,  ha  creduto  nella  validità  del  progetto  e  ha fatto partire  oggi  la  raccolta  fondi  con  una  propria  generosa  donazione.  I  clienti  della  banca, tramite  gli  oltre  7.000  sportelli  ATM  di  Intesa  Sanpaolo,  potranno  anche  donare  1  euro  al progetto in modo rapido, intuitivo e sicuro durante l’operazione di prelievo. In entrambi i casi, ogni euro donato verrà interamente versato al progetto “Scena Unita”.

 

“L’operazione di Scena Unita rappresenta per noi di Cesvi un’importante sfida perché siamo chiamati a mettere a disposizione la nostra professionalità e le nostre competenze maturate in 35 anni di interventi nella gestione di crisi ed emergenze, all’estero quanto in Italia, a favore di un settore, quello dello spettacolo, gravemente colpito in questo momento” dichiara Gloria Zavatta, presidente di Cesvi. “La nostra mission è quella di essere accanto, con interventi mirati, alle persone più fragili e l’emergenza Covid-19 ci ha obbligato ad accendere i riflettori e focalizzarci su nuove emergenze: da quella sanitaria per le strutture ospedaliere italiane, a quella sociale con interventi mirati e a sostegno degli over 65 fino a quella economica per la ripartenza delle piccole e medie imprese di Bergamo. Oggi, con Scena Unita, vogliamo sostenere una nuova emergenza sociale che vede emergere nuove povertà nelle famiglie che hanno un lavatore nel mondo della musica, gravemente danneggiato dal lockdown. Un mondo che ci ha dato tanto e che ha bisogno, più che mai, del sostegno di tutti noi per ripartire”.

 

“Il nostro è da sempre un lavoro fatto di condivisione, in un mondo ricco di reti di relazioni interpersonali che non è esagerato definire familiari. Ogni iniziativa che abbia come obiettivo quello di ridurre i gravi disagi che la pandemia ha generato, in un momento delicato come questo, è un’iniziativa che merita l’impegno di tutti. Siamo quindi felici di poter dare il nostro contributo in un fondo nato dalla spinta di chi questo mondo lo ama e lo conosce perché lo vive quotidianamente” – dichiara La Musica Che Gira – Quando tutto questo finirà dovremo fare i conti con le carenze strutturali che hanno permesso che il settore sprofondasse sotto i colpi delle misure imposte dalla pandemia, carenze che necessitano di una riforma di sistema da molti anni. Intanto è prezioso contribuire a lenire anche in piccola parte la fragilità del settore e in questo SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo ha degli obiettivi ambiziosi e perfettamente centrati, che meritano di essere sostenuti”.

 

“ SCENA UNITA – fondo per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo” – dichiara Dino Lupelli per Music Innovation Hub – è un impegno in linea con la nostra mission: sviluppare un approccio collaborativo ed unitario nella filiera musicale italiana nel segno della responsabilità sociale e dell’innovazione. La pandemia ha messo in crisi il settore ma lo ha obbligato anche a rispondere insieme all’emergenza: questo progetto fornisce una risposta concreta attraverso linee di intervento  congiunturali  e  prospettiche.  Come  MIH  portiamo  la   nostra   esperienza   del   fondo COVID-19 Sosteniamo la musica, promosso insieme a FIMI, che da marzo ad oggi ha ottenuto il sostegno dell’industria attraverso decine di iniziative che hanno coinvolto decine di artiste ed artisti e che si concluderà entro il 2020 avendo aiutato circa 1000 famiglie di musicisti. La filiera musicale, a nostro avviso, deve cogliere l’opportunità di riflettere sulle sue fragilità e trovare soluzioni per mediare gli interessi contrapposti, che la rendono debole nei confronti delle istituzioni. MIH vuole dare il proprio contributo a questo progetto per ripartire puntando sulla sostenibilità economica e sociale del settore, sulla rilevanza culturale della musica popolare e sulla costruzione di un ecosistema unitario dove artisti, imprenditori e singoli lavoratori  siano  capaci  di  lavorare  insieme per rafforzare l’industria e stimolare un cambiamento sociale nella società italiana”.

 

Un ringraziamento particolare a Studio STS Communication che ha ospitato nei suoi studi la conferenza stampa e Pernice Comunicazione che ha realizzato pro bono il sito www.scenaunita.org

ARTISTI CHE HANNO GIA’ ADERITO: 1 Achille Lauro 2 Alessandra Amoroso 3 Amadeus 4 Annalisa 5 Arisa 6 Baby K 7 Beba 8 Bianca Atzei 9 Boro Boro 10 Brunori Sas 11 Calcutta 12 Caparezza 13 Cara 14 Carl Brave 15 Carlo Verdone 16 Chiara Ferragni 17 Chiara Galiazzo 18 Claudio Baglioni 19 Coez 20 Colapesce 21 Cosmo 22 Dardust 23 Dargen D’amico 24 DJ Slait 25 Elio e le storie Tese 26 Elisa 27 Emma Marrone 28 Ermal Meta 29 Ernia 30 Eugenio in via di Gioia 31 Fabrizio Moro 32 Federica Abbate 33 Federica Carta 34 Fedez 35 Fiorello 36 Fred de Palma 37 Gaia Gozzi 38 Gemitaiz 39 Ghali 40 Gianna Nannini 41 Gianni Morandi 42 Gigi D’Alessio 43 Gio Evan 44 Giorgio Poi 45 Giovanni Caccamo 46 Guglielmo Scilla 47 Hell Raton 48 Il Volo 49 J-ax 50 Jack The Smoker 51 Lazza 52 Leon Faun 53 Levante 54 Lo stato sociale 55 Lorella Boccia 56 Low Kidd 57 Madame 58 Madman 59 Mahmood 60 Mannarino 61 Manuel Agnelli 62 Mara Sattei 63 Maria De Filippi 64 MezzoSangue 65 Michele Bravi 66 Michelle Hunziker 67 Motta 68 Myss Keta 69 Nayt 70 Niccolò Fabi 71 Nitro 72 Paolo Bonolis 73 Pinguini Tattici Nucleari 74 Priestess 75 Rose Villain 76 Rovere 77 Sabrina Ferilli 78 Senhit 79 Seryo 80 Shade 81 Simona Molinari 82 Tha Supreme 83 Tommaso Paradiso 84 Vasco Brondi 85 Vegas Jones 86 Young Miles

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Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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