Esce il 15 marzo “Singing To Strangers”, il nuovo disco del cantautore anglo-italiano che comprende una speciale collaborazione con Bob Dylan. Da aprile al via il tour europeo.
Aria da bravo ragazzo, verve autoironica e uno sguardo che sa di malinconia in bianco e nero. Un po’ Jeff Buckley, un po’ James Dean. Jack Savoretti decide di presentarsi ai giornalisti nella sua totale semplicità, cantando. Ed è così che mi trovo ad assistere alla versione live di tre pezzi estratti da “Singing to strangers”, il nuovo album in uscita per BMG il 15 marzo. Una passione tattile si condensa in ogni suono e ogni gesto che produce, dando vita ad un frame in movimento che parla di un racconto che evoca altri mille racconti. Qualcuno la chiama anche, più banalmente, magia.
Jack Savoretti “va in giro a cantare agli sconosciuti”, proprio come usa dire sua figlia per spiegare alle amichette che lavoro fa il suo papà. E proprio la famiglia è un elemento cruciale del motivo per cui questo disco rappresenta uno step di totale cambiamento e rinascita per l’artista. Dopo tanti anni passati a rincorrere una irrequieta ricerca della felicità, il cantautore ha infatti capito che la libertà si nasconde in qualcosa di fermo: l’amore. Ed ecco perché, partendo da questa nuova consapevolezza, Jack ha trovato l’ispirazione giusta per dar vita ad un disco romantico. Un romanticismo appassionato, violento vivo. Un romanticismo che celebra i “demoni” della sua esistenza al posto di compatirli, come succedeva nei precedenti album.
La seconda componente dominante di questo progetto è l’attitude cinematografica. Per Savoretti è infatti da sempre viscerale il legame fra musica e immagini. “Ogni album deve essere una colonna sonora, ogni canzone una scena” – racconta il cantautore. Il risultato infatti è proprio quello di ritrovarsi catapultati all’ultimo posto di un vecchio bus americano, a guardare fuori dal finestrino immaginando la vita mentre hai le cuffie nelle orecchie.
“Singing To Strangers” è un progetto che esalta l’italianità, soprattutto nel tipo di accoglienza libera e disarmata che offre al suo fruitore. Questo madeinitaly esplode nel video del brano “What More Can I Do?”, girato al Forum Music Village di Roma (“un posto che profuma di storia ancora viva”), con la partecipazione dell’attrice Alessandra Mastronardi, “una delle poche figure femminili che rappresentano l’eleganza italiana fatta di spontaneità e naturalezza”.
Ma veniamo al punto di maggior curiosità: la collaborazione con Bob Dylan: “Mi arriva una mail firmata Bob contenete due suoi testi anni ’90 mai usati, del primo non ci capisco niente, il secondo sembra una fotografia della mia vita. Dal momento in cui ho iniziato a lavorare a questo secondo brano sono partiti giorni di ansia. Non riuscivo a staccarmi da quell’icona, cantavo un suo testo nel modo in cui l’avrebbe fatto lui, non riuscivo a staccarmici. Anche mia moglie mi disse che stavo distruggendo una canzone di Dylan. Poi mi son seduto al pianoforte, ed è tutto cambiato. Ed è così che è nata “Touchy Situation, una canzone scritta da Dylan ma creata da me”.
A partire da aprile 2019 si avvierà il Tour “Singing To Strangers” che farà tappa in Italia con tre date: Padova il 16 aprile al Gran Teatro Geox, il 17 aprile al Fabrique di Milano, il 18 aprile all’Atlantico di Roma. Le date proseguiranno poi per tutta Europa fino al gran finale del 31 maggio alla Wembley di Londra. Special guest per tutta la durata dei concerti sarà la giovane cantautrice italo-nigeriana” Afra Kane, scoperta per caso su Instagram dallo stesso Savoretti.