Team vincente per il programma di Rai 2 che conquista per la prima volta la fascia giovanile.
È il direttore di Rai 2 Carlo Freccero che battezza la conferenza stampa volta a consacrare il successo di un’edizione che segnato una svolta netta nel percorso di questo format televisivo in Italia: “E’ il battesimo di una nuova storia per la rete, la Rai ha bisogno di pubblico giovane, e grazie all’armonia inaspettata instaurata fra conduzione e giudici, questo è potuto succedere”.
Sono proprio i giovani infatti il plusvalore regalato dalla versione di The Voice 2019, tanto che è stato raggiunto il miglior risultato di sempre sulla fascia 15-24, oltre che aver ottenuto ottimi risultati sul target 35-64. Inoltre, con una media di 2.3 milioni di individui e uno share dell’11%, il programma ha superato di 1.4 punti percentuali l’edizione dello scorso anno. Si può parlare dunque di una nuova era che vede i suoi punti di forza nella conduzione scenografia, nella squadra affiatata di coach e nell’effetto virale circolare creatosi sul web (grandi consensi e ottime views).
Grande ruolo quindi quello della trainante Simona Ventura: “The Voice fino ad ora in Italia non aveva espresso la forza che ha in altri Paesi. Quando ho pensato ai coach volevo qualcuno che portasse elementi di rottura, anche perché essendo questo il talent che arriva sempre per ultimo temporalmente all’interno di un anno, aveva bisogno di quel mordente in più. Le vittorie nascono dallo spogliatoio, vengo dal mondo del calcio e questo lo so per certo. La squadra è tutto. Spero ci sia anche una mia seconda edizione”.
Grande entusiasmo anche da parte dei coach: per Gigi D’Alessio la parola chiave per questa edizione è l’onestà che ha permesso di abbassare di molto la soglia di pregiudizio nei suoi confronti; per Gue Pequegno è stata una vittoria personale perché sente di aver acquisito una legittimazione culturale e musicale anche grazie allo spirito educativo del programma; per Elettra Lamborghini, fortemente voluta da Simona Ventura, The Voice è un programma positivo, il miglior talent a suo avviso; infine Morgan ha evidenziato il doppio risvolto intrattenitivo e di approfondimento che gli ha permesso di lavorare come se avesse una missione di edificazione e divulgazione musicale nei confronti del pubblico.
Un quadro idilliaco quindi quello che racchiude il karma dell’ultima edizione del talent show firmato Rai 2, che accresce ancor di più la curiosità verso la semifinale e la finalissima che si prospettano essere due serate di grande show empatico e ludico.