“Fiori e Demoni” 2012, “Amantide Atlantide” 2015 e l’EP in digitale “Dalla guerra alla luna” uscito a giugno per onorare la storia del Diavolo Rosso di Asti e tanti tanti live. Anni intensi per il cantautore Daniele Celona che proprio sabato scorso ha salutato il suo pubblico con un grande concerto al Cap 10100 di Torino.
Dopo due anni di tournée non stop ci voleva una grande festa e così è stato. Opening della serata Guido Maria Grillo, cantautore salernitano, accompagnato alla batteria da Max Magaldi. Voce raffinata che con la sua eleganza ha saputo ben raccontare il nuovo EP in arrivo, “Torino chiama”, nel quale troveremo versioni inedite di vecchie canzoni di Guido, suonate e cantate con diversi cantautori torinesi, tra cui Celona. Ancora una volta Torino sa farsi portatrice di una scena musicale di altissima qualità e il Cap 10100 ne è una chiara dimostrazione.
Sono più o meno le 23, è tutto pronto. Il pubblico è caldissimo. In fondo alla sala anche Andrea Spinelli è in postazione per dare vita ai suoi bellissimi live painting. Ed eccolo, Daniele, immancabile cappello nero, ma arricchito da giacca dorata e stivaletto nero sbrilluccicoso. Che la festa abbia inizio. Dopo un intro esplosivo, partono le note di Amantide…c’è più emozione del solito nell’aria, sopra e sotto il palco. Lo avvertiamo noi e lo sente forte e chiaro il buon Celona. Carica, energia e infinita bravura accompagnano i vari pezzi, ma stasera c’è più tempo del solito anche per sorrisi e scambi divertenti con gli altri membri della band: Marco di Brino al basso, Davide Invena alla chitarra e Alessio Sanfilippo alla batteria.
I brani estratti dai due album scorrono uno dietro l’altro e arriva il momento del primo ospite, la sua amata “sorellina”, Levante. Duettano su Atlantide, singolo estratto dal secondo album e accompagnato da un video meraviglioso, e su Luna. Due voci che si fondono magicamente l’una con l’altra, l’affetto tra i due rende il tutto più d’impatto e il pubblico ne è affascinato.
Si continua con Johannes, Mille Colori e V per Settembre ed è il momento della fine “primo tempo”. Al rientro sul palco si riparte con il secondo ospite, Anthony Sasso, musicista che ha già suonato in passato con Celona, con cui duettano su Il quadro. Arrivano poi Chiara di Benedetto e Bea Zanin, due violoncelliste che avevano collaborato con Daniele durante il “V per violoncelli tour”, insieme suonano Starlette…emozioni dopo emozioni, si arriva all’ultimo pezzo, Sotto la collina, che parla proprio di Torino, suonata con tutti gli ospiti, tranne Levante. Il pubblico però non ne ha ancora abbastanza. C’è tempo quindi per il bis con Ninna nanna e L’oro del mattino.
Questa volta è davvero finito, ma credo che per i presenti in sala sarà difficile dimenticare questo concerto.
In un’epoca in cui il termine “talento” è decisamente sopravvalutato, cantautori come Celona rappresentano, a mio avviso, il vero significato della parola “artista”. Ora c’è solo da attendere il nuovo lavoro, ma nel frattempo, chi volesse rivedere il cantautore in versione musicista e sentire altra bella musica targata “Torino” , vada a dare un’occhiata alle date dei Nadár Solo.