L’arte performativa dell’ensemble siriano unisce la spiritualità al mondo della danza e della musica riproponendo uno spettacolo legato alla tradizione Sufi.
Natale si avvicina ed in questa ultima settimana di attesa anche le OGR di Torino si sono addobbate – artisticamente parlando- per le feste. Mercoledì 20 dicembre, nella sala Fucine, si sono esibiti i Noureddin Khourchid e i Dervisci Rotanti di Siria in uno spettacolo dal nome “Musica dei Cieli”. Sul palco otto artisti: Hassan Arbach (cori e Riqq), Mohamad Kahil e Hamdi Malas (cori e Duff), Adel Halima (cori), Basem Kadmani (cori & Ud), Hatem Aljamal e Mahmoud Altaier (Dervisci Rotanti). Noureddin Khourchid, nato a Damasco e appartenente alla confraternita dei Shādhiliyya, ordine Sufi fondato da Abu I-Hasan Al-Shadhii nel XIII secolo, è la voce principale del progetto e considerato ad oggi il più grande lettore del Corano.
Diversi racconti mistici attribuiscono un’origine divina alla musica la quale, celestiale per natura, si rifiutava di prendere forma quando venne sedotta dalla voce di un angelo inviato da Dio per attrarla ed insediarsi dentro il corpo. Secondo la leggenda, ora l’anima è intrappolata dentro il corpo, ma nutre una profonda nostalgia per le sue origini.
Durante la rappresentazione, la ritmica viene accompagnata da cori, canti e danze, le quali includono invocazioni, canzoni di preghiera inneggianti Allah, la storia della nascita e della vita del profeta Maometto, poesie Sufi riguardanti il divino amore e l’estasi.
Il pubblico ammaliato dallo spettacolo messo in scena da questa ensemble di artisti siriani dimostra il proprio entusiasmo con un lungo applauso a chiusura di una performance unica nel suo genere, dopo circa due ore di esibizione.