Non potrà certo “costruire la notte” ma punta certamente ad entrare nella cerchia dei figli delle stelle del Dream Pop più intrigante “Diana”, progetto nato dalla mente di Roberta Arena, cantante e musicista di origine toscana trasferitasi adolescente in una Sicilia entrata decisamente nella sua anima.
Adottando come nume tutelare la dea della caccia e della notte, Roberta propone un LP di debutto comprensivo di nove brani ispirati tanto dai più grandi nomi del dream pop e dello shoegaze, gli onnipresenti Cocteau Twins e Slowdive, interpretando con bravura e personalità i canoni definiti dai maestri del genere.
Il sound di questo debutto, pur rientrando in meccanismi classici del genere, ci è piaciuto vuoi per per il mix di momenti puramente eterei – “Lost”, “He was Angry” e la soave title track – con altri più danzerecci quali le valide “Feel you” e “Life is Bad”, vuoi soprattutto per la presenza di due brani efficacemente cantati in italiano: “Nostalgia di Saturno” e “Se l’amore non è un’astronave” sono una piacevole sorpresa perché infrangono il canone del “dream pop cantato sempre in inglese”, mostrando come la melodia della nostra lingua ben si presti al genere, dando vita a due canzoni davvero di spessore impreziosite dal cantato di Roberta e da musiche incantevoli che ben si sposano alla sua voce.
Un album di debutto interessante e nel complesso sempre piacevole per un’artista dal grande potenziale.
Tracklist
1. Lost
2. Ottanta
3. Nostalgia di Saturno
4. He Was Angry
5. Feel You
6. Se l’amore non è un’astronave
7. Life is Bad
8. And You Can’t Build the Night
9. Festival
