Sembra lontano il periodo in cui la musica italiana dialogava con la grande chanson française, dando vita ad una sorta di competizione artistica e ad ibridazioni capaci di far crescere entrambe le scene, perciò appare una scelta assai inusuale e quasi retrò quella di una brava artista italiana giunta a trasferirsi a Parigi per abbracciare anima e corpo una cultura comunque meravigliosa, oggi purtroppo avversata per via di un patetico sciovinismo.
La vita è fatta tuttavia di scelte coraggiose, e non possiamo che apprezzare quella di Sara Cicognani, deliziosa cantante romagnola ormai di stanza nella Ville Lumière per inseguire il proprio ideale artistico e stupirci da subito con il primo album del suo progetto La Confrérie de Vic. Composto da Sara e dai bravi musicisti Djiko Perez (chitarra), Claire Gillet (contrabbasso, piano) e Nicolas Derolin (percussioni e batteria), il quartetto italo-francese unisce le tradizioni musicali francese ed italiana all’interno di un jazz cantautoriale nel quale assaporiamo tanto i ritmi eleganti e languidi made in Paris, quanto una passionalità solare e positiva di un folk puramente mediterraneo, che parte in un viaggio ideale dalla Provenza alla Sicilia.
Magistralmente prodotto tra la Francia e l’Italia, “Une Italienne à Paris” è un lavoro brillante e maturo che ci ha lasciato un’ottima impressione tanto per la bravura di Sara, eclettica voce e raffinata compositrice, quanto per l’ottimo lavoro di squadra dell’intero quartetto, capace di incantarci con musiche figlie di un mix culturale unico ed aperto a sonorità senza confini. Capace di catturare l’orecchio utilizzando grazie allo swing d’oltralpe della title-track o alle melodie di brani come “Le Poète De La Rose” e “Les Insoumis”, dove la voce di Sara è sostenuta da un’irresistibile sessione ritmica, il debutto de La Confrérie de Vic raggiunge picchi emotivi notevoli con “Lentamente muore”, trasposizione in musica della celebre poesia di Neruda, ed i ritmi africani di “Ubuntu”, accorato inno di apertura verso il mondo in cui la band ci racconta come “ciò che riguarda me, riguarda tutti”.
Grazie a dodici brani – più due bonus track – perfettamente suonati, ispirati tanto da un ineguagliabile senso per la melodia quanto da una grande sensibilità artistica, “Une Italienne à Paris” è uno degli esordi che abbiamo più apprezzato in questa prima parte del 2019, che tout simplement consigliamo caldamente ai nostri lettori.
Tracklist:
- Une Italienne à Paris
- Tout Est Partout Pareil
- Les Insoumis
- Lentamente Muore
- Le Poète De La Rose
- Bluebell
- Pour Toi
- Espiritu Malo
- Chiudi Gli Occhi
- Ubuntu
- Se Domani
- La Vie Est Belle
- La Vita è Bella (Bonus Track)
- Il Poeta Della Rosa (Bonus Track)
