Un bimbo si aggira in uno scenario desolato fatto di asfalto e costruzioni prive di ogni bellezza, sotto un cielo plumbeo ed opprimente: è un’immagine forte, quella scelta dai Laika nello spazio come copertina per il loro debutto su LP, intitolato “Dalla provincia”, non intesa come quella realtà extra-cittadina ancora rurale ma come quell’area di provincia industriale un tempo ricca ed ora decaduta, nella quale rimangono solo i residui di un passato che ha sacrificato la natura alla produzione di massa.
È quindi un power trio speciale ed arrabbiato quello composto da Vittorio, voce e basso, Marco alla batteria e l’ultimo arrivato Simone all’altro basso: speciale perché questo sound basato su ritmi martellanti e cupi, con i due bassi e la batteria che dialogano fra sé in maniera davvero espressiva senza il bisogno di una classica sei corde, è assai inusuale nello scenario attuale; arrabbiato perché nonostante questa peculiarità il sound è attivo e tagliente, caratterizzato da distorsioni, vibrazioni e ritmi pulsanti che riescono a toccare nel profondo l’ascoltatore.
Il risultato è un rock assolutamente sui generis attraverso il quale la band esprime un profondo desiderio di fuga o dalla propria realtà opprimente (“Il cielo sopra Rho”) o verso sogni e spazi ideali (“Sogno immaginifico” e “La città delle stelle”), rivendicando costantemente la propria identità ed umanità, in attesa di quell’agognata rivalsa che spinge i protagonisti a non smettere mai di lottare, a non arrendersi grazie alla propria ostinazione e rabbia.
Con una grinta a metà strada fra distortissime sonorità heavy e un’attitudine punk, i Laika nello spazio già al debutto su full length si pongono come una realtà meravigliosamente anomala e di carattere, con molte cose da dire e pronta a definire nuovi standard nello scenario del rock nazionale.
Tracklist:
- Il cielo sopra Rho
- La scala di grigi
- Copenaghen
- Laika nello spazio
- Spazi bianchi
- Dalla provincia
- Sogno immaginifico
- Zenit
- La città delle stelle
- Prestazioni encomiabili