Introspezione e ricerca di un’equilibrio attraverso il garage-punk-rock: potremmo sintetizzare così “Stardust Birthday Party” seconda opera solista di Ronald James “Ron” Gallo III, ex leader dei semi sconosciuti Toy Soldiers.
Armato di grinta punk e chitarre dal sound sporco ma nel contempo affilatissimo, il musicista di Philadelphia ci propone un LP di dodici efficaci e potenti tracce che ci riportano ai fasti del punk e del garage, fra Stooges, MC5 e, perché no, Stones. Non lasciamoci tuttavia ingannare, pensando all’ennesimo revival di sound del passato: Ron Gallo nella sua dimensione solista non bada tanto ad inseguire stilemi o a suonare a tutto volume i propri brani, al contrario, “Stardust Birthday Party” è un album quasi bipolare, fatto di sonorità potenti ed attitudine sfrontata, ma allo stesso tempo cantautoriale e fortemente introspettivo.
Sono significative le parole che l’artista utilizza per parlarci di questa seconda fatica: “Stardust Birthday Party parla dell’evoluzione umana. In particolare, di un’evoluzione umana: la mia.” Dopo un album cupo come “Heavy Meta”, ispirato da un percorso negativo all’interno di una relazione problematica e dolorosa, Ron cerca conforto e soluzioni nella musica, lasciandosi ispirare dalla spiritualità di John Coltrane – “Love Supreme (Work Together!)” – ed avventurandosi ad esplorare la propria personalità con i relativi limiti.
C’è molta rabbia e sarcasmo nei brani della prima facciata del disco: titoli come “Who are you?”, “Prison Decor” ed il gioco di domanda e risposta fra “Do You love Your Company?” e “You are the Problem” sembrano condurre il cantante ed i suoi ascoltatori in una spirale distruttiva senza speranza, ma presto ci accorgiamo che il tono complessivo del disco è estremamente positivo.
Così un meditativo “OM” apre il lato B di questo LP mostrandoci, anche attraverso sonorità più soft e psichedeliche, che con una buona dose di ironia – il sarcasmo in chiave lo-fi di “Happy Deathday” può essere a buon titolo scelto come il manifesto esistenziale del disco e non solo – e grazie alla musica, nel complesso possiamo arrivare a dire che “It’s all gonna be OK”.
Album dall’apparente sound minimale ma in realtà opera variegata e profonda, “Stardust Birthday Party” ci porta a conoscere ed apprezzare il talento di un artista sincero, pronto a mettersi in auto-discussione attraverso la musica, figlia ma anche soluzione dei propri dilemmi e disagi esistenziali. Ron Gallo è probabilmente destinato a diventare uno degli artisti “cult” dei prossimi tempi.
Tracklist: