Learn to Live è il nuovo disco, uscito il 10 marzo per Playbrown Group, del cantautore e chitarrista pugliese Giuliano Vozella. Un lavoro, per molti versi autobiografico, che racconta la voglia di “imparare a vivere” e di sapersi adattare in qualunque posto, anche in luoghi apparentemente lontani e contrastanti tra di loro.
Abbiamo intervistato Giuliano per sapere qualcosa in più riguardo a queste dieci tracce in lingua inglese e non solo…
Dopo aver ascoltato l’intero album si affronta la giornata con una marcia in più. Ci sono sì i momenti di down, quelli in cui i problemi rappresentano ostacoli invalicabili, ma poi c’è anche la fase di svolta, quella in cui si comincia a notare e ad apprezzare ciò che può regalare gioia…
Esattamente, il punto di svolta è quando inizi a realizzare davvero che “trovare la gioia nella piccole cose” non sia solo una frase fatta.
Quanto c’è della tua vita in “Learn to Live”?
Della mia vita c’è tutto. Dalla prima nota all’ultima parola. Non riesco a scrivere cose semplicemente immaginandomele o solo interpretando. Ho bisogno di vivere, di fare esperienze per poi avere nuova linfa nella scrittura dei miei brani.
Come descriveresti l’evoluzione riguardante la ricerca sonora rispetto ai precedenti album?
È stata un’evoluzione spontanea. È sempre stata la mia prima necessità assecondare quello che le mie orecchie cercavano, e questa è anche la mia necessità attuale. Non bisogna fermarsi mai.
“Balanced life” è uno dei brani di questo nuovo lavoro. Cosa racconta?
Racconta di quanto siamo noi stessi a dover delineare il nostro futuro in base alle scelte che facciamo. Al tempo stesso bisogna rimanere sempre in guardia perché la vita inaspettatamente può donarti un raggio di luce proprio nel momento in cui sei disposto a mollare tutto.
“The sun”, invece, è un vero concentrato di positività, un invito a lavorare su se stessi per riscoprire la felicità.
Sì, “The Sun” è un inno alla vita nostra e degli altri. Cercando di tutelare tutto quello che ci circonda, dalla natura agli animali, alle persone.
Sei molto giovane, eppure pare tu abbia già ben chiaro “il senso della vita”. E’ così?
No, dubito che il senso della vita sia chiaro a qualcuno proprio perché la vita stessa è davvero imprevedibile. Mi limito, con la mia musica, a cercare di metabolizzare e vivere le esperienze, ostacoli, sfide che la vita mi pone, senza mai mollare.
Intervista a cura di Cinzia Canali
