Sono passati 40 anni da quando i punk londinesi fecero irruzione nell’immaginario collettivo, con la loro anarchia colorata. In occasione di questo anniversario, Monsieur Blumenberg crea un “giocattolo” che vuol rendere omaggio a tutta la vecchia scuola Punk Rock. L’album contiene i rifacimenti di diversi classici, tra cui London Calling, California Uber Alles, Anarchy In The U.K. e God Save the Queen. Inoltre, troviamo anche due inediti: il pezzo del titolo di apertura è “Sex, Bugs, Rock and Roll”.
Da cosa è nata l’idea di rivisitare dei classici del Punk?
In realtà avevo già elaborato qualche brano anni fa; quando lo scorso inverno ho scoperto che quest’anno sarebbe stato il 40ennale del punk, mi ci sono dedicato totalmente.
In che modo l’umorismo è inserito all’interno del disco?
L’idea di base, un Divertissement (una composizione letteraria o artistica di tono leggero che nasce come divertimento dell’autore), è un’operazione ironica. In questo caso è caratterizzata da qualche episodio che diventa umoristico come “California Uber Alles” trasformata come se fosse un “cha cha cha” cantato da Perez Prado. Oppure certe forzature linguistiche che volutamente ho usato, cantando i brani dei Sex Pistols, perché come li cantava Jonny Rotten mi ricordavano delle sfumature baresi-londinesi.
Parlaci dei due inediti contenuti all’interno della raccolta.
Il primo “Divertissement….”che dà il titolo all’album, doveva essere come una sigla esplicativa di presentazione mentre “Sex, Bags And Rock And Roll” è uno spudorato tributo al Sex & Drugs & Rock & Roll del grandissimo Ian Dury che poi nello sviluppo si trasforma in Sax and Bugs e molto Rock and Roll.
Qual è stata la fonte di ispirazione per il sound?
Cercavo un suono caldo come se fosse un disco vecchio, ma con una ritmica bella presente, come certe produzioni di Skeewiff.
Cosa ti lega a questo genere? Perché hai scelto proprio il punk?
Il Punk Rock ha un’immediatezza che pochi generi musicali hanno: si basa su forme musicali semplici, ma che, in realtà, trasmettono una spontaneità da musica folk, popolare.
Domanda Nonsense: quali sono gli elementi d’arredo che non possono assolutamente mancare in un salotto punk?
Due elementi che si possono notare nel mio video: il divano vintage con la tappezzeria disegnata dal mio amico artista Grancarlo Kry, raffigurante micro falli, mani che fanno le corna, gabinetti etc.
Poi ovviamente la “PUNKA” rotta con scritte e graffiti vari, di un altro mio amico artista Luca Agostini.
Intervista a cura di Federica Fallacara