Si intitola “Prima che gli assassini” l’atteso nuovo LP di Sarah Demagistri/Sarah Stride, e nuovamente l’eclettica cantante milanese si conferma una delle personalità più originali e musicalmente anarchiche all’interno della scena musicale italiana. Grazie alla collaborazione di Simona Angioni, coautrice dei testi, e dei musicisti e produttori Kole Laca (Il Teatro degli Orrori, 2Pigeons) e Manuele Fusaroli (The Zen Circus, Nada, Andrea Mirò), Sarah è riuscita a realizzare un album dalle atmosfere oscure e sfuggenti, attraverso il quale riesce a dare pieno sfogo alla propria teatralità riunendo generi e sonorità disparati al servizio della sua sempre splendida voce.
“Prima che gli assassini” è infatti un album che prima incuriosisce e attira l’ascoltatore, per poi disorientarlo e sfuggirgli fino al momento della seduzione definitiva: in questo gioco di fascinazione atmosferica e culturale, è fondamentale il mix di sonorità elettroniche, industriali e pop orchestrato dal duo Laca/Fusaroli, al di sopra del quale si ergono fieramente la voce ed il carattere di Sarah, inquietando e catturando inevitabilmente il pubblico grazie alla ricchezza di riferimenti, atmosfere e rimandi ad altri artisti come Bluvertigo, Massive Attack e Battiato, omaggiato attraverso la cover del brano “La torre”.
Potrebbe sembrare ardito definire come concept un album eterogeneo e spiazzante come “Prima che gli assassini”, ma ci sentiamo di confermare le parole dell’autrice, secondo cui questi undici brani esprimono le voci e le pulsioni presenti nelle menti di coloro che sono riusciti a sfuggire a quella “censura degli assassini” fatta di giudizi e conformismo, che livella gli animi e le coscienze. Undici anime dissonanti, scomode, fuori dal coro eppure affascinanti, perché rappresentano la parte più vera e libera che rimane in ognuno di noi.
Effettivamente, chi meglio di Sarah Stride avrebbe potuto ridar loro una voce?
Tracklist:
- Schianto
- I pensieri assassini
- I barbari
- Divagare
- Megasentimento
- Il figlio di Giove
- Le catene corte
- L’uomo d’oro
- Un esercito
- La torre (cover Franco Battiato)
- Madre