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Bridgerton, la serie che non smettiamo di guardare [No Series]

  • Attenzione contiene spoiler –

Quest’anno Netflix ci ha fatto un gran regalo di Natale inchiodandoci allo schermo per l’uscita del nuovo period drama della piattaforma. Il 25 dicembre è stata infatti lanciata la nuova serie “Bridgerton” firmata Shondaland, la società americana di Shonda Rhimes, ambientata a Londra in epoca Regency, nella prima metà dell’Ottocento, e tratta dai fortunatissimi romanzi di Julia Quinn. La serie racconta le avventure amorose dei rampolli della famiglia Bridgerton, i cui destini si incontrano con quelli di numerosi e stravaganti personaggi e prendono vita dal debutto in società della maggiore delle figlie Bridgerton, Daphne.

Prendi un po’ di Jane Austen, presta la voce di Julie Andrews all’antenata di Gossip Girl (consigliata la visione in lingua originale), usa come set la meravigliosa cittadina di Bath, dove tra l’altro erano ambientati gran parte dei romanzi della Austen, trova un cast mozzafiato, piazza qua e là una ventina di scene piccanti ed ecco la ricetta perfetta per confezionare una delle serie più viste nella storia dello streaming.

Tutto ruota intorno al mercato matrimoniale di Londra, nell’epoca in cui ambiziosissime madri sottoponevano le loro figlie alle più tremende torture per farle entrare in corpetti mozzafiato, al fine di farle apparire magrissime e bellissime. Una sfida all’ultimo sangue tra le debuttanti, vinta a mani basse dall’eterea e delicata Daphne Bridgerton, definita come il diamante della stagione. La sua numerosa famiglia, gli incroci con i Featherington, stirpe capitanata da una lady di ferro, disposta a qualsiasi inganno pur di vedere le sue piccole donne accasate (tra le quali spicca la dolcissima Penelope, innamorata segretamente dell’inafferrabile Colin), si scontrano con le virtù dei Bridgerton, potentissima famiglia maldestramente diretta dal primogenito Anthony, dopo la prematura scomparsa del padre (tenete d’occhio l’ape che appare in qualche scena), e tenuta in piedi da un’altra super donna, madre di otto figli, la lungimirante stratega Lady Violet, che grazie all’intuizione della regina Charlotte e di Lady Danbury, si ingegna a combinare la migliore accoppiata della stagione, quella tra Daphne e il tenebroso Duca di Hastings.

Interessanti intrecci amorosi, manovrati dalle mani esperte delle api regine della serie, ovvero la Regina Charlotte, Lady Violet Bridgerton, Lady Danbury e Lady Featherington, vengono raccontati dalle pagine della piccante e misteriosa Lady Whisteldown, la quale spia dall’interno questo mondo dorato e non risparmia nessuno, neanche la regina. Inizia una caccia spietata alla ricerca della sua vera identità, condotta dalla ribelle Eloise, la personalità più accattivante della serie, pungolata dalla regina che tenta in ogni modo di scovare la sua avversaria più temuta. Con grande sorpresa dei lettori di Julia Queen, che si aspettavano la grande rivelazione più avanti, scopriremo la sua identità nel colpo di scena finale della prima stagione.

Sono quindi le donne a portare avanti la serie, intente a salvare i destini tormentati dei protagonisti maschili, affascinanti e irraggiungibili gentiluomini dell’epoca, dediti ad ogni tipo di vizio, dal gioco d’azzardo al pugilato, passando le notti a scommettere o ad intrattenersi con generose signore. La serie ci racconta di come a quei tempi le giovani nobili venissero catapultate nel mercato matrimoniale, passando dal debutto in società sotto l’implacabile giudizio della regina, senza avere la minima idea di quello che le attendesse. Un unico momento, l’ago della bilancia tra la felicità e l’infelicità eterna, decideva la loro sorte, senza che loro avessero il controllo di nulla, nonostante in gioco ci fosse la loro vita.

Quello femminile non è l’unico dei temi trattati, molto si è discusso infatti del colour-blind casting, ovvero della scelta di assumere gli interpreti indipendentemente dal loro aspetto, genere, etnia e orientamento sessuale. Una vera conquista dei nostri giorni, che Netflix sta operando massivamente nelle sue produzioni e di cui siamo degli strenui sostenitori.

 

Altro fiore all’occhiello della serie è la colonna sonora, commissionata al compositore Kris Bowers, e molto chiacchierata a causa della scelta di rivisitare alcuni dei successi pop dei nostri giorni, facendoli interpretare da un quartetto d’archi. Non mancano le citazioni ai grandi dell’epoca, come Mozart e Bellini, una delle tante caratteristiche che collocano la serie in un universo temporale non ben definito, tra passato e presente.

Il cast degli attori vede come protagonisti:  Phoebe Dynevor, Regé-Jean Page, Golda Rosheuvel, Jonathan Bailey, Luke Newton, Luke Thompson, Claudia Jessie, Nicola Coughlan, Ruby Barker, Sabrina Bartlett, Ruth Gemmell, Adjoa Andoh, Polly Walker, Bessie Carter e Harriet Cains.

Di recente è stata confermata una seconda stagione che vedrà come protagonista il primogenito dei Bridgerton, Anthony, e le sue spericolate avventure amorose.

In attesa dei nuovi episodi, i fan continuano ad interrogarsi sul vero dilemma della prima: che fine avrà fatto la stupenda collana di diamanti donata dal Principe Friederich a Daphne? Probabilmente non lo scopriremo mai!

A cura di Egle Taccia

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Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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