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No Art

No Art – Il successo di Torino Art Week: una settimana all’insegna dell’arte

Mostre ed eventi sono stati i protagonisti di Torino Art Week, un lungo fine settimana iniziato mercoledì 1 novembre con l’inaugurazione di Paratissima.

Domenica 5 novembre, pertanto, si è conclusa la prima settimana dedicata all’arte.

Artissima, la fiera di maggior importanza, ha chiuso positivamente la sua 24ma edizione, incrementando il numero di visitatori che sono stati oltre 52mila. 700 artisti – dei quali più della metà provenienti da Paesi esteri- hanno esposto le proprie opere d’arte all’interno dell’Oval Lingotto in un’area di 20mila metri quadrati.

Le novità fondamentali di quest’anno sono state due: il Deposito d’Arte Italiana Presente che ha esposto lavori di artisti italiani dal 1994 (anno in cui nacque Artissima) fino ai giorni nostri. La seconda novità è stata un omaggio alla storica discoteca Piper di Torino con “Piper, Learning at the Discoteque” ricreando una sala da ballo nella quale, durante i giorni di fiera, si sono tenuti dei corsi a titolo gratuito con artisti come  Seb Patane.

L’esposizione prevedeva sette sezioni suddivise per categorie, per citarne alcune Present Future (esposizioni di artisti emergenti), Back to the Future (artisti anni ottanta finiti nel dimenticatoio) e Dialogue (33 gallerie di cui 26 appartenenti a creativi stranieri).

Ad affiancare questo importante evento d’arte altre 5 manifestazioni presenti in città: The Others Fair è una rassegna indipendente sperimentale che si è svolta all’interno dell’ex ospedale Regina Maria Adelaide; Flashback, giunta alla quinta edizione, è stata accolta all’interno del Pala Alpitour; Nesxt, festival itinerante legato alle realtà artistiche presenti in città con sede nell’area di Porta Palazzo; Flat, dedicato alla editoria d’arte è stato accolto all’interno del Palazzo Cisterna. In ultima, ma non per importanza, Paratissima: la location che ha ospitato l’evento per la 13ma edizione dal tema “Superstition”, è l’ex Caserma La Mamora; in attesa che la struttura venga riqualificata ha accolto 536 giovani artisti in uno spazio di 32mila metri quadrati suddivisi in otto corpi fabbrica che si sviluppano attorno ad un cortile centrale di ben 5000 metri quadrati, il quale, a sua volta, ha accolto Outdoor Exhibit “Massive Attack”: installazioni monumentali e sculture ideate da artisti selezionati per rendere omaggio al luogo. Otto le sezioni all’interno della struttura: Fashion, Design, NoPhoto, G@p (Galleries at Paratissima), Crafter & Makers (area dedicata all’handmade e dove era possibile fare acquisti), Kids (laboratori per scuole e famiglie), Ics (Independent Curated Spaces) e Learning by Doing.
Lo  scopo di Paratissima è promuovere l’arte dei giovani creativi in tutte le sue forme. Così, al suo interno, si incontrano varie espressioni d’arte: dalle installazioni, alle sculture passando per il campo dell’illustrazione.  Si contraddistingue per lo stile dei suoi lavori l’artista argentino Pablo Lobato, il quale rappresenta musicisti e celebrities in versione caricatura. Interessante la sua rappresentazione dei Rolling Stones.

La mostra “Infanzia Interrotta” a cura di Aida Biceri e Carolina Bottisio, vuole esprimere il lato meno romantico della fanciullezza, esaltando le paure e le incertezze che tacciono in segreto durante questa fase della vita. 
Betty Amicucci è una delle vincitrici Nice Artists: un premio che viene consegnato a tre artisti iscritti alla manifestazione al di fuori delle mostre curate, che avranno la possibilità di esporre le loro opere nella collettiva in programma al Mauto partecipando il prossimo anno ad una delle mostre N.I.C.E 2018. Florilège ha come protagonista indiscussa la natura: esseri viventi appartenenti al mondo dell’acqua, del cielo e della terra che si incontrano in una delicata armonia cromatica e dall’ambientazione fiabesca ed onirica. Un mondo in cui regna l’equilibrio e la sintonia tra gli elementi presenti.
Inoltre Paratissima ha sposato due cause nobili: L’associazione Outsider Onlus ha portato in fiera il progetto “nessun uomo è un’isola” nato dall’integrazione delle persone disabili e in condizioni di svantaggio della Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo di Torino le quali, attraverso l’arte, hanno trovato un mezzo di libera espressione del proprio modo di essere.
Tracce è un progetto che nasce da Luana Rollino, – mamma di una bimba cardiopatica in attesa di trapianto – attraverso la sensibilità del fotografo Simone Arena, vuole trasmettere un messaggio positivo e di solidarietà per tutti coloro che condividono la stessa esperienza e scoprono la cardiopatia del figlio durante la gravidanza. Perché, è bene far conoscere loro “non soltanto il lato duro, difficile e indelebile che lo contraddistingue, ma anche quel panorama mozzafiato che c’è in cima alla montagna”.

 

http://www.contemporarytorinopiemonte.it

 

 

 

 

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