Ci occupiamo ancora di un’artista facente parte del progetto Mi Sento Indie (che ha come obiettivo quello di individuare e premiare la creatività e l’innovazione di nuovi talenti) promosso da Radio Coop, Irma Records , M.E.I. e Librerie Coop. Lei è Anna Luppi, cantautrice mantovana che, dopo aver fondato gli Idramante e aver suonato in giro per l’Italia e per il mondo, nel 2014 ha deciso di intraprendere la carriera solista. Nel 2015 è uscito il primo disco omonimo.
In questa intervista ci racconterà della sua musica e del babywearing…
Una delle caratteristiche della tua musica è quella di unire testi di una certa profondità ad una melodia più “leggera”. E’ una scelta voluta?
Sicuramente sì: amo particolarmente il contrasto tra una musica di semplice ascolto e un testo non banale, credo possa consentire al messaggio della canzone di arrivare a più persone possibile. Del resto ho sempre apprezzato quei cantautori italiani come Dalla, De Gregori, Fossati, De André dove testi importanti erano supportati da musica e melodie incantevoli.
Com’è nata la collaborazione con “Mi Sento Indie”?
Ho seguito le prime uscite del progetto e ho deciso di proporre i miei brani al gruppo di ascolto formato da Radiocoop, Irma Records e Mei: per fortuna sono piaciuti!
Sei diventata di nuovo mamma da poco. (Congratulazioni!) Parlaci un po’ del babywearing.
Il babywearing è stata per me una scoperta fondamentale: l’alto contatto è una filosofia, prima che una serie di tecniche, che, oltre ad apportare ai neonati una serie di benefici universalmente riconosciuti, permette alle mamme di svolgere attività altrimenti impossibili. Grazie al babywearing e all’allattamento prolungato a richiesta sono riuscita non solo a non interrompere la mia attività musicale, ma anche a portare a termine un bellissimo tour europeo un anno fa.
Quando hai capito che era giunto il momento di intraprendere la carriera solista?
Non c’è stato un momento preciso, è stata piuttosto un’evoluzione naturale in conseguenza della voglia dei vari componenti degli Idramante di intraprendere nuove strade.
C’è un luogo in cui ti piace particolarmente comporre?
No…ho una vita troppo densa per potermelo permettere! Quando le idee arrivano le appunto su quello che in quel momento ho a disposizione: pezzi di carta, scontrini, note sul cellulare. Successivamente in studio rielaboro tutto e metto insieme i vari pezzi.
Quando potremo rivederti nella dimensione live?
A partire da Aprile grazie agli amici di Voci per la Libertà: presto diffonderò tutte le info.
Intervista di Cinzia Canali