Tre volumi dedicati a Piero Umiliani, Armando Trovajoli ed Ennio Morricone. Li potete trovare in Italian Masters, un unico vinile uscito a fine ottobre per Cinedelic. Una serie di piccole monografie dedicate, appunto, alle figure di alcuni tra i più grandi compositori italiani di colonne sonore. Questa bella iniziativa porta la firma dei Junkfood e di Enrico Gabrielli. Li ho intervistati.
“Italian Masters” rappresenta un insieme di monografie dedicate ai più grandi compositori italiani di colonne sonore: Umiliani, Trovajoli e Morricone. Come e quando è nato questo progetto?
A settembre del 2014 noi Junkfood ed Enrico Gabrielli siamo stati invitati a partecipare ad un Festival (Hallo Bigallo) che si tiene a Bagno a Ripoli, proprio alle porte di Firenze. In quell’anno, il Festival omaggiava nello specifico la figura di Piero Umiliani, ragion per cui gli organizzatori dell’evento ci avevano chiesto possibilmente, di inserire e rivisitare un paio di brani del celebre compositore di colonne sonore. Al che, qualche giorno prima del concerto, ci siamo trovati ed abbiamo arrangiato un paio di brani di Umiliani per quintetto (noi 4 più Gabrielli al flauto e sax tenore). Poi, Enrico, non ha potuto partecipare al festival per problemi di carattere familiare e noi abbiamo comunque eseguito i brani anche senza di lui. Pochi mesi più tardi, ci siamo riincontrati ad un concerto di Calibro 35 ed abbiamo deciso di comune accordo di registrare il materiale che avevamo arrangiato per quella giornata. Così, a Gennaio del 2015, ci siamo trovati al Vacuum Studio di Bruno Germano a Bologna ed abbiamo inciso in un pomeriggio in presa diretta i tre brani di Umiliani, che poi abbiamo fatto uscire in digitale pochi mesi più tardi.
Quando sono usciti i brani su Bandcamp, pochi giorni dopo, siamo stati contattati da Marco D’Ubaldo, il label manager di Cinedelic, il quale si è mostrato interessato a co-produrre un disco in vinile che racchiudesse al suo interno anche altri due celebri compositori di colonne sonore (nello specifico Morricone e Trovajoli).
E’ stato difficile confrontarsi con figure tanto influenti?
Di certo è sempre difficile reinterpretare brani che fanno ormai parte della memoria collettiva di una nazione e non solo (penso soprattutto a “Per un pugno di dollari” e “C’eravamo tanto amati”). Tuttavia, il nostro approccio è stato sin dall’inizio per niente filologico, abbiamo scelto e arrangiato i brani secondo la nostra personale attitudine cercando, per quanto possibile, di creare delle versioni autonome da quelle originali.
Come avete scelto i nove brani?
Abbiamo ascoltato moltissimo materiale dell’epoca scoprendo delle vere e proprie chicche, in particolar modo un disco di Umiliani sotto lo pseudonimo di M.Zalla che si intitola “Problemi di Oggi”(di quel disco abbiamo reinterpretato “Conflitti”).
Abbiamo cercato di scegliere brani che ben si adattassero alle nostre esigenze espressive in modo da poter sperimentare e creare qualcosa che fosse in linea anche con la nostra produzione musicale precedente.
Siete riusciti a dare un nuovo sound alle composizioni pur mantenendo intatta l’impronta cinematografica…
Ti ringrazio, Io e Simone Calderoni lavoriamo spesso anche nel campo dell’audio-visivo, dunque siamo abbastanza abituati a scrivere musica per immagini. Nel caso specifico di “Italian Masters” il procedimento è stato inverso, si trattava di materiale già molto connotato sia dal punto di vista musicale che dell’immaginario, nel nostro piccolo abbiamo cercato di creare delle versioni altre che non tradissero comunque l’idea di una musica di ampio respiro adatta anche al commento sonoro di immagini.
Come ciliegina sulla torta in “C’eravamo tanto amati” c’è anche un cameo di Edda Dell’Orso. Che tocco in più ha dato a questo brano?
Già, abbiamo avuto l’onore di avere come ospite su “C’eravamo tanto Amati” la voce di Edda Dell’Orso. Marco D’Ubaldo il label manager di Cinedelic conosce personalmente molte di queste figure storiche della Golden Age delle colonne sonore italiane e ci ha aiutato nello stabilire un contatto diretto con alcune di esse, come è stato nel caso di Edda.
Il tema di “C’eravamo tanto amati”è stato arrangiato apposta per la voce di Edda, nell’originale non compare nessuna voce ma è un tema di una bellezza stordente e ben si presta ad essere interpretato anche vocalmente. Inutile dire che la sua interpretazione ha dato un valore aggiunto all’arrangiamento oltre che rendere contenti noi e molti dei suoi fans che hanno avuto l’opportunità di riascoltarla su disco.
Dove potremo vedervi live nelle prossime settimane?
A Dicembre saremo il 27 a Faenza, il 28 a Roma, il 29 a Latina e infine il 30 a Frattamaggiore nei pressi di Napoli.
27/12 @Clandestino Faenza
28/12 @Fanfulla Roma
29/12 @Sottoscala 9 Latina
30/12 @Music Sound Club Frattamaggiore
