Una notevole ricerca linguistica, approccio semplice ma non affatto scontato. Millelemmi, il rapper fiorentino, torna sulle scene con il terzo disco, Italodelicastrofunk, prodotto da Fresh Yo!.
L’album, anticipato dal singolo e video Apri la porta, è un mix di funk classico e musica psichedelica italiana, uniti ad un rap fresco e tecnico.
Terzo album. Quanto ti senti cresciuto artisticamente da “Nosocomio Tungsteno”?
Non saprei proprio come rispondere a questa domanda.
“Italodelicastrofunk”, perché questo titolo?
Perché non un altro?
E’ musica psichedelica italiana funk che viene dallo spazio di sopra e da quello di sotto, da quello fuori e da quello dentro. A me sembra adatto.
Possiamo definirlo un disco positivo?
Si, c’è della positività e questo lo rende atipico, domandiamoci perché stia accadendo questa cosa così terribile: stupirci della positività (almeno in un disco rap).
L’arte non è inutile, anzi può e forse dovrebbe nutrire la realtà che la circonda. Se essa però si limita ad essere specchio ed espressione del contesto in cui si trova niente circola più.
Possiamo definirlo un disco positivo oppure fare di meglio: non definirlo.
“Apri la porta”, primo singolo estratto, una sorta di invito verso noi stessi…
Si. Una sorta di alba in cui la sfera del plesso solare è sorta o sta provando a sorgere: assurgere allo zenit pare assurdo a qualcuno che è sordo o forse semplicemente assorto. Tuttavia andava detto.
C’è un brano, tra questi nove, a cui ti senti particolarmente legato?
Non so Millelemmi ma io mi sento abbastanza libero, grazie.
Mi piacciono molto alcune frasi tipo “no, non guardare la pioggia: quella sembra fatta per rompersi”. Imminenza, trascendenza, immanenza.
Ti va di raccontarci un episodio singolare accaduto durante la lavorazione del disco?
Tutti gli episodi sono singolari e niente si ripete, una volta ad esempio mentre registravano ho mangiato un panino.
I pianeti non ruotano intorno al sole ritornando al loro posto una volta l’anno ma seguono la stella che viaggia a velocità folli formando attorno ad essa qualcosa che è più simile a delle spirali, una specie di kundalini solare!