A marzo è uscito il loro omonimo album d’esordio per Costello’s Records, stiamo parlando dei Gospel, ovvero Lorenzo Balice, Stefano Dal Lago, Andrea Roncari e Riccardo Ligorio. Un sound che va dal blues, al folk-rock e al soul accompagna testi intimi e profondi in cui si parla di vita vissuta e sentimenti.
Il gruppo si è formato circa cinque anni fa dalla spinta cantautorale di Lorenzo che, se inizialmente componeva con la propria chitarra acustica più per sé e per una funzione terapeutica, ad un certo punto ha sentito l’esigenza di arricchire le sue canzoni e farle ascoltare. E’ così che al progetto si aggiungono Dal Lago al basso e Roncari alla batteria; dopo la registrazione del disco entra nella band anche Ligorio come secondo chitarrista, tastierista e corista.
Che profumo ha la rivalsa?
Di vittoria e gratitudine. Se fosse un fiore sarebbe un gelsomino per l’intensità del profumo ma soprattutto il periodo in cui fiorisce: in primavera dopo un rigido inverno.
La storia dei Gospel ha inizio nel 2011 ed è da poco uscito il vostro album di debutto. Quanto sono stati importanti questi anni per la vostra crescita artistica?
Molto. Siamo maturati sotto ogni aspetto, come esseri umani e come musicisti. Il nostro album raccoglie canzoni scritte da anni come altre scritte appena prima di registrarle. E’ stata una lunghissima attesa prima dell’esordio ma sappiamo che ogni momento è stato determinante per poter uscire allo scoperto. Probabilmente se avessimo precorso i tempi non saremmo stati pronti come pensiamo di esserlo oggi.
Blues, soul, rock, folk e un cantato in italiano. Una scelta dettata dallo scopo di avere un impatto comunicativo più immediato o altro?
Impatto comunicativo in assoluto. Se scrivessimo in inglese saremmo una goccia in un mare di validissime band che fanno questo da molti anni e probabilmente non arriveremmo alla sensibilità di chi ci ascolta quanto possiamo arrivare parlando la stessa lingua. I testi in italiano non sono immediati, vanno ricercati ma pensiamo che, come stiamo facendo, possa funzionare.
I testi sono scritti da Lorenzo, ma come evolvono poi i brani in studio?
La stessa canzone viene provata più e più volte in contesti diversi, dalla sala prove all’home recording. Ne emergono dei provini su cui, una volta registrati, si lavora ulteriormente. Non lasciamo nulla al caso, siamo molto esigenti e pignoli. A volte dei veri rompi palle. 🙂
Che immagine vi viene in mente da associare al disco “Gospel”?
Quello che suggerisce la copertina: un luogo in cui coesistono oscurità e luce in maniera imprevedibile. Lascia spazio alla libera interpretazione così che ognuno possa far propria l’atmosfera dell’album.
Quando si potranno ascoltare i nuovi pezzi live?
Il 20 aprile saremo al Serraglio di Milano in apertura a Le Capre a Sonagli. Presto comunicheremo altre date che non vediamo l’ora di fare. Vi invitiamo a seguirci sulle nostre pagine Facebook e Instagram per rimanere aggiornati sui futuri eventi!
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Intervista a cura di Cinzia Canali