“Sai dirmi perché?” è l’album d’esordio della band reggiana I Problemi di Gibbo, che contiene sette brani che raccontano la frenesia della vita moderna e i problemi relazionali che ne conseguono.
La band, affascinata dal cantautorato e da un folk delicato, condisce le sue melodie analogiche con piccolissime dosi di elettronica.
È un album delicato “Sai dirmi perché?”, i cui testi sono delle riflessioni a voce alta sulla solitudine che si fa sempre più presente in questo mondo iperconnesso. Ogni brano va a sviluppare la domanda racchiusa nel titolo, cerca di rispondere ai vari perché della nostra esistenza trovando conforto nella solitudine. Sono i sentimenti i veri protagonisti dei brani che, accompagnati da qualche accordo di chitarra acustica, ci presentano dei personaggi che si incontrano e si scontrano in un mondo sempre più egoista.
Il disco si apre con “Tutto il mondo”, brano dolcissimo e quasi sussurrato, che esplora la nostalgia di qualcosa di perduto, punto di partenza verso un cambiamento necessario ed inevitabile. La band sembra quasi volerci dire: “Il nostro mondo può cambiare solo se i primi a cambiare siamo noi”. Il brano che segue, “#Buonumore” si muove su questa falsariga. È un brano dalle sfumature più pop ed elettroniche, che ancora una volta guarda al passato, a una storia finita, incitando l’ascoltatore a lasciarsi alle spalle la rabbia e a ricordare solo il bello di qualcosa che non c’è più, ma che non fa più male. Dopo un paio di brani dal carattere prevalentemente acustico, un’altra traccia da segnalare è “Superman”, pezzo dalla personalità più rock, dove le chitarre elettriche prendono il sopravvento e il testo è un inno a quel sano egoismo che ci porta a prenderci un po’ di tempo per noi e a ricaricarci attraverso una giornata trascorsa con noi stessi. Il brano successivo, “Smettere di fare” è molto più acustico ed intimo, si muove sullo stesso concetto del fermarsi un attimo e scendere dalla giostra della quotidianità per respirare e magari incamminarsi verso nuovi orizzonti, dove perdersi non è sempre un male. L’album si chiude con “Solo rosso”, traccia dai contorni folk che parte con una dolcissima chitarra acustica, per poi crescere come i tormenti interiori che si agitano nella mente del protagonista. Il brano è un omaggio ad “All System Red” dei Calexico, pezzo maneggiato con cura senza stravolgerne il contenuto.
“Sai dirmi perché?” è un disco dai suoni curati e intimi, accompagnato da testi che non hanno paura di esprimere sentimenti, riflessioni e tormenti, nei quali facilmente possiamo riconoscerci e che possono essere considerati come dei fidati compagni per i nostri momenti di solitudine.
Recensione a cura di Egle Taccia