Post: avverbio arcaico di origine latina relativo a tempo e spazio (dopo, in seguito, infine, oltre).
Ci sembra quantomai appropriato tentare di definire con il suddetto arcaismo, l’ultima opera dell’eclettico Amaury Cambuzat, geniale musicista francese che dall’inizio degli anni ’90 si è, forse suo malgrado, imposto come una delle figure più rilevanti nella scena del rock alternativa, dapprima con gli Ulan Bator, quindi con collaborazioni importanti – i krautrockers Faust su tutti – e svariati progetti attraverso i quali Amaury ha dato voce alle tante ispirazioni sopraggiunte nel corso della sua lunga carriera.
I FEEL LIKE A BOMBED CATHEDRAL è il monicker dietro al quale si cela stavolta Amaury, e “Rec.Requiem” è il titolo del primo episodio di questo progetto, pubblicato dall’etichetta fiorentina Dio Drone. Cambuzat, che ha lavorato da solo utilizzando chitarra, distorsioni ed effetti puramente analogici, ha giocato con il suono dando vita ad un risultato particolare, improntato sull’enigmaticità e la cripticità delle quattro composizioni facenti parte dell’album.
Registrato in presa diretta presso il “The Cathedral Studio” il 14 Febbraio 2019, “Rec.Requiem” è un album che va al di là di ogni possibile definizione: post apocalittico, post rock, post melodico, post omnia, in esso, una volta avvenuta la demolizione degli stilemi classici o più in voga dello scenario contemporaneo, Cambuzat sembra dar vita ad una spontanea ricostruzione dalle macerie di una cattedrale fatta a pezzi, la quale ci sembra essere stata adottata non tanto per la sua valenza sacrale e religiosa, quanto per la sua espressione di forma perfetta, nata da un preciso gioco di relazioni e simbologie matematiche mirate a cogliere il mistero dell’ordine universale e a creare quella perfetta acustica per l’esecuzione della musica sacra, perfetta rappresentazione dell’ordine e del suono che governa l’universo.
Dalla distruzione dell’armonia, Cambuzat, sfruttando la vividezza e spontaneità dei suoi strumenti rigorosamente analogici, fa sì che la musica risorga, che i vari frammenti di note, rumori e distorsioni si ricongiungano in una nuova melodia in divenire, espressione di un’armonia che si ricrea dopo lo shock della distruzione.
Un progetto certamente non di facile ascolto, eppure allo stesso tempo carico di interesse e suggestione, attraverso il quale l’artista cerca di mostrare al proprio pubblico il mistero del proprio istinto creativo, mettendo a disposizione anche interessanti riprese delle session del progetto su un canale YouTube dedicato.
Link al canale YouTube del progetto.
Tracklist
- Def
- Esh
- Req
- Rev
